Identità Europea
  • L’Associazione
    • Chi siamo
    • Cos’è Identità Europea
    • Il progetto
    • Il Manifesto
    • Il Simbolo
  • Diventa Socio
    • Info per iscriverti
  • Notizie
    • Articoli
    • Editoriali
    • Erasmo da Rotterdam
    • Notizie dalle aree
    • Rassegna Stampa
  • Eventi
    • Incontri
    • Mostre
    • Seminari e Convegni
  • Progetti in Corso
    • Le Marche e l’Oriente
    • Alterfestival
  • Video
    • Canale YouTube
    • Video Corsi
  • Contatti
Identità Europea
  • L’Associazione
    • Chi siamo
    • Cos’è Identità Europea
    • Il progetto
    • Il Manifesto
    • Il Simbolo
  • Diventa Socio
    • Info per iscriverti
  • Notizie
    • Articoli
    • Editoriali
    • Erasmo da Rotterdam
    • Notizie dalle aree
    • Rassegna Stampa
  • Eventi
    • Incontri
    • Mostre
    • Seminari e Convegni
  • Progetti in Corso
    • Le Marche e l’Oriente
    • Alterfestival
  • Video
    • Canale YouTube
    • Video Corsi
  • Contatti
Identità Europea
Nessun Risultato
Vedi tutti i risultati

Rifarsi alla Tradizione di Mons. Carlo Caffarra

22 Maggio 2011
in Articoli

CARLO CAFFARRADa “Avvenire” edizione di Bologna di domenica 10 aprile 2011

Pubblichiamo stralci dell’intervento del cardinale ai genitori dei cresimandi (testo integrale su www.bologna.chiesacattolica.it)

Perché oggi è diventato più difficile educare? Perché noi adulti non ci «sentiamo più sicuri». Nel senso che non sempre abbiamo chiaro quale proposta di vita, quale modello di vita trasmettere. Respiriamo tutti, anche senza accorgercene, quell’atmosfera di relativismo in forza del quale possiamo essere tentati di pensare che non esiste una proposta vera di vita buona. In una condizione di questo genere il rischio di ridurre l’educazione ad un insegnamento di «regole per l’uso» nella vita, per non farsi male, è costante. In verità, le regole sono necessarie, ma… funzionano quando emergono da una profonda esperienza di vita. C’è anche un’altra ragione per cui è diventato più difficile educare.

E la difficoltà ad esercitare l’autorità. Il rapporto educativo non è un rapporto fra uguali, come l’amicizia. Esiste una vera e propria autorità educativa. Quando diciamo la parola «autorità» pensiamo subito ad una più o meno forte coazione, che comporta costrizione. Nella nostra mente, a quel punto, autorità diventa il contrario di libertà. Ma, si pensa, (e con verità!) l’atto educativo non deve generare degli schiavi ma degli uomini liberi; è bene quindi che l’autorità (intesa come sopra) rimanga estranea al rapporto educativo. Vediamo dunque come stanno realmente le cose. Iniziamo da una chiarificazione terminologica.

Noi parliamo per esempio di «autorità dello Stato sui cittadini», che si esprime attraverso le leggi, la sanzione penale a chi non le osserva, e così via. Chi è credente parla di «autorità del Papa nei confronti dei fedeli», che si esprime in modi ben diversi. Quando dico «autorità educativa», dovete pensare a qualcosa che è molto diverso da altre autorità. L’autorità educativa, in particolare l’autorità dei genitori, consiste nel fare una chiara proposta di vita; ma questa proposta di vita è mostrata, testimoniata dall’educatore nella propria persona, come forma della propria esistenza. È la potenza insita nella testimonianza la forza propria dell’autorità educativa. L’argomento principale che l’educatore usa per convincere l’educando, è il fatto che egli (l’educatore] mostra che vive secondo quella proposta di vita che sta proponendo all’educando. Le insidie all’esercizio dell’autorità sono dunque principalmente: (a) non fare nessuna proposta seria di vita, ritenendo che solo in questo modo l’educando farà al momento opportuno la sua scelta libera; (b) non ritenere vera e buona nessuna proposta di vita a preferenza di altre, mantenendosi in una sorta di neutralità educativa; (c) ritenere, in base ad una falsa concezione di libertà, che l’uomo possa svilupparsi da solo, senza proposte fatte da altri, che avrebbero solo il compito di assistere allo sviluppo della persona, senza entrarvi. Il relativismo, lo scetticismo – che oggi implicano un falso concetto di libertà – non rende difficile l’educazione: la rende semplicemente impossibile. Come superare le difficoltà? Mi rifaccio ancora ad un testo biblico: la Bibbia è il più grande trattato di pedagogia. Si trova nel libro di Ester. Due semplici osservazioni. La prima. Ester si sente radicata dentro una storia, una tradizione che ha inizio in un evento fondatore: Dio ha scelto Israele come sua eterna eredità. Radicata e fondata in questa tradizione, Ester prende coraggio per affrontare una situazione che sembra non avere vie di uscita. Seconda osservazione. Seconda osservazione. Ester ha acquisito la consapevolezza di appartenere ad un popolo e quindi di essere piantata dentro una tradizione, all’interno della sua famiglia. La trasmissione della tradizione, che genera la coscienza di una appartenenza, guida e fonte di coraggio nella vita, accade nel rapporto fra la generazione dei padri e la generazione dei figli. Passiamo ora alle nostre difficoltà attuali. In un tempo di grande incertezza; quando l’educatore è preso come da un senso di smarrimento si rifaccia alla tradizione dentro cui l’educatore stesso è nato e cresciuto; faccia affidamento alla tradizione in cui è stato educato. La tradizione non è qualcosa solamente di passato, antiquato. Essa è la vita spirituale stessa di un popolo che viene trasmessa di generazione in generazione. Quando succede che questa trasmissione si interrompe – e può succedere – la vita delle persone è come una pianta sradicata: non ha futuro. È ciò che sta accadendo alla seconda generazione di immigrati in alcuni paesi europei. Non cadete nell’ errore di pensare che si possa educare una persona solo a «valori formali», privandola di quella identità che le viene dall’appartenenza ad una tradizione. Un’altra precisazione. Che cosa significa «rifarsi, fare affidamento alla tradizione»? Ho detto che in fondo la tradizione è una forma di vita. Rifarsi, fare affidamento alla tradizione significa proporre questa forma di vita. Fino ad ora mi sono rivolto a quei genitori che si trovano nell’incertezza di fronte alloro impegno educativo. Ma ci sono anche genitori che hanno un intima certezza circa la proposta di vita da trasmettere nel rapporto educativo. Genitori che sono immuni da quell’insidia del relativismo secondo il quale nessuna proposta di vita può essere qualificata come vera o falsa. Questi genitori sono indubbiamente più sereni nel loro lavoro educativo. Il che non significa che anche per loro educare non sia arduo. Essi trasmettono la tradizione con maggiore consapevolezza. Vi sono poi altri mezzi per superare le attuali difficoltà, altre vie oltre a quella indicata. Si pensi, per fare solo qualche esempio, all’aiuto che può venirvi dal condividere con altri i vostri problemi educativi: le varie associazioni dei genitori sono molto utili. Si pensi al necessario dialogo colla scuola.
Che senso ha la Cresima? La tradizione del nostro popolo, l’eredità spirituale che à è stata trasmessa è quella cristiana. Il fatto che voi abbiate chiesto per i vostri figli il sacramento della Cresima, dimostra che voi siete convinti di questo. Che senso dunque ha la celebrazione della Cresima nel percorso educativo dei vostri ragazzi? Poiché la preparazione esplicita ad essa avviene nella Chiesa attraverso la catechesi, è necessario prima di tutto che voi abbiate chiaro che senso ha per la Chiesa questa celebrazione. La Cresima è il perfezionamento del Battesimo. Quanto il Battesimo ha operato nei vostri figli viene portato a compimento dalla Cresima. Possiamo dunque dire: la Cresima introduce i vostri figli nella maturità cristiana; diventano adulti. C’è una corrispondenza quindi fra quanto sta accadendo in loro a livello fisico, psichico, e spirituale e la grazia propria del Sacramento. E precisamente questa corrispondenza che ci fa capire che senso ha la Cresima nel percorso educativo dei vostri ragazzi, del quale comunque voi rimanete i principali responsabili e noi i vostri cooperatori. Lo sforzo educativo che voi andate facendo negli anni dell’adolescenza, è di introdurre i vostri figli nella vita in modo sempre più consapevole e responsabile. Non sono più bambini; non sono ancora adulti. E il percorso della loro maturazione umana, che voi intendete far loro percorrere in vostra compagnia. Lo sforzo educativo della Chiesa è analogo. Dato ai vostri ragazzi il sacramento della Cresima, essa vuole gradualmente educarli ad una fede più matura, più adulta. E un percorso educativo più difficile, perché esige che la fede sia progressivamente non solo esclamata e professata, ma interrogata e pensata. Data dunque questa corrispondenza, e di condivisione esistenziale e di intenti, derivano alcune conseguenze. La prima è che la Cresima non è un termine, ma un inizio. Vi prego molto insistentemente di non perderlo mai di vista. E pertanto se vostro figlio interrompesse il suo cammino con la Cresima, si troverebbe a dover affrontare i grandi problemi della vita con una fede da bambino. Il risultato sarebbe di ritenere che la fede non ha nessuna rilevanza per la vita. La seconda conseguenza è che la collaborazione fra voi e la Chiesa dopo la Cresima deve farsi più intensa. La Chiesa offre oggi vari percorsi educativi per adolescenti, dopo la Cresima: nel!e parrocchie, nelle associazioni, nei movimenti. La terza. E grave che il c.d. dopo-cresima sia affidato ad educatori [si fa per dire] di età poco superiore. Non si può essere educa tori a 15, 16 anni o poco più. Vi chiedo di non permettere che questo accada. Ci eravamo chiesti: che senso ha la Cresima nel grande percorso educativo? La risposta è: essa è la porta attraverso la quale il ragazzo entra in un percorso di maturazione cristiana, la quale non è qualcosa che si aggiunge estrinsecamente alla maturazione umana. È la forma che assume la stessa maturazione umana in chi crede nel Signore Gesù. Ma forse fra voi vi sono anche genitori che hanno chiesto la Cresima per i propri figli in forza di una consuetudine. Non saranno mai respinti dalla Chiesa. A loro dico: fidatevi della Chiesa, e continuate a cooperare con essa nell’educazione dei vostri figli. Il Signore infonda a tutti il coraggio di educare, nonostante le difficoltà. Questo tempo, colla sua incomparabile bellezza, ma anche non comune difficoltà, ci dice quanto grande sia la tradizione in cui siamo radicati.

Cardinale Carlo Caffarra

Tags: caffarrachiesacostumetradizione
Articolo Successivo

Libia di F.M. Agnoli

ARTICOLI CORRELATI

Chi decide il futuro degli Europei? Di Jànos Bòka*
Articoli

Chi decide il futuro degli Europei? Di Jànos Bòka*

12 Maggio 2025
I risultati del nostro “Progetto Gaza” (ottobre 2024 – marzo 2025)
Articoli

I risultati del nostro “Progetto Gaza” (ottobre 2024 – marzo 2025)

24 Aprile 2025
Solidarietà con i Cristiani di Gaza e Cisgiordania.
Articoli

Solidarietà con i Cristiani di Gaza e Cisgiordania.

22 Dicembre 2023
APPELLO PER LA TUTELA DEI CRISTIANI IN TERRASANTA
Articoli

APPELLO PER LA TUTELA DEI CRISTIANI IN TERRASANTA

16 Novembre 2023
Il Sistema (In)visibile. Padova, 28 gennaio ore 18.00
Incontri

Il Sistema (In)visibile. Padova, 28 gennaio ore 18.00

18 Gennaio 2023
HONEY MOON. Di Franco Cardini
Articoli

HONEY MOON. Di Franco Cardini

18 Febbraio 2021
Articolo Successivo

Libia di F.M. Agnoli

DOMUS EUROPA

Nessun Risultato
Vedi tutti i risultati

VIDEO

Maurizio Boni - La guerra Russo-ucraina.

Andrea Zhok - Il Senso dei Valori. Rimini 22/02/2025

❗️❗️❗️ Adolfo Morganti - Tesseramento Identità europea 2025

ARTICOLI RECENTI

𝐋𝐄 𝐌𝐀𝐑𝐂𝐇𝐄 𝐄 𝐋’𝐎𝐑𝐈𝐄𝐍𝐓𝐄 – 𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐓𝐮𝐜𝐜𝐢©. Macerata 5 giugno 2025, ore 17.00

𝐋𝐄 𝐌𝐀𝐑𝐂𝐇𝐄 𝐄 𝐋’𝐎𝐑𝐈𝐄𝐍𝐓𝐄 – 𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐓𝐮𝐜𝐜𝐢©. Macerata 5 giugno 2025, ore 17.00

20 Maggio 2025
ALTERFESTIVAL 2025 – ANTIDOTI CONTRO IL PENSIERO UNICO. CEREA, 30 MAGGIO – 1 GIUGNO 2025

ALTERFESTIVAL 2025 – ANTIDOTI CONTRO IL PENSIERO UNICO. CEREA, 30 MAGGIO – 1 GIUGNO 2025

14 Maggio 2025
XVIII Giornata di Studi Armeni e Caucasici – Venezia, 15 maggio 2025.

XVIII Giornata di Studi Armeni e Caucasici – Venezia, 15 maggio 2025.

12 Maggio 2025
Identità Europea

Identità Europea

Associazione Identità Europea
Corso d'Augusto 76 - 47921 - Rimini
CF 91053380407 - P.IVA 04385260403

segreteria@identitaeuropea.it
  • Home
  • Chi siamo
  • Diventa socio
  • Articoli
  • Contatti
  • Privacy Policy

© 2025 Identità Europea - Tutti i diritti riservati

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Ultimo aggiornamento: 26.03.2025

Identità Europea – Associazione Identità Europea (di seguito, “l’Associazione”), con sede in Corso d’Augusto 76 – 47921 Rimini, codice fiscale 91053380407, partita IVA 04385260403, è titolare del trattamento dei dati personali ai sensi del Regolamento UE 2016/679 (“GDPR”).

Finalità del trattamento

I dati personali raccolti attraverso il modulo di iscrizione alla newsletter presente sul sito https://www.identitaeuropea.it saranno trattati esclusivamente per:

  • Inviare comunicazioni informative relative alle attività dell’Associazione, iniziative, eventi o aggiornamenti di interesse coerente con le finalità statutarie.
  • Analizzare il traffico e il comportamento degli utenti sul sito, tramite Google Analytics, in forma aggregata e anonima.

Tipologie di dati trattati

L’Associazione tratta i seguenti dati personali forniti volontariamente dall’utente:

  • Indirizzo email (obbligatorio per l’iscrizione alla newsletter)
  • Eventuali dati raccolti in forma automatica tramite strumenti di analisi (es. indirizzo IP, tipo di browser, sistema operativo, durata della visita, pagine visitate)

Base giuridica del trattamento

Il trattamento dei dati personali si basa su:

  • Il consenso espresso dell’utente per l’iscrizione alla newsletter (art. 6, par. 1, lett. a, GDPR)
  • Il legittimo interesse dell’Associazione a migliorare la fruibilità e la performance del sito, tramite strumenti di analisi statistica aggregata (art. 6, par. 1, lett. f, GDPR)

Modalità del trattamento

I dati personali sono trattati in forma elettronica, adottando misure tecniche e organizzative adeguate per garantire la sicurezza, l’integrità e la riservatezza dei dati.

Comunicazione e diffusione dei dati

I dati personali non saranno comunicati a terzi, né diffusi, salvo quanto necessario per adempiere a obblighi normativi o per garantire il corretto funzionamento del servizio di newsletter (es. piattaforme di invio e gestione email). I dati raccolti tramite Google Analytics vengono trattati da Google LLC, in conformità con le sue policy.

Responsabile del trattamento

Il responsabile del trattamento è la segreteria dell’Associazione, contattabile all’indirizzo email: 📧 segreteria@identitaeuropea.it

Diritti dell’interessato

L’utente ha il diritto di:

  • Revocare il consenso prestato in qualsiasi momento
  • Accedere ai propri dati personali
  • Chiederne la rettifica o la cancellazione
  • Opporsi al trattamento o richiedere la limitazione dello stesso
  • Presentare reclamo all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali

Le richieste vanno inviate a: 📧 segreteria@identitaeuropea.it

Modifiche alla presente informativa

L’Associazione si riserva il diritto di apportare modifiche alla presente informativa. Le eventuali modifiche saranno pubblicate su questa pagina del sito web.

Contatti

Per qualsiasi informazione relativa alla presente informativa, è possibile contattare l’Associazione ai seguenti recapiti:

📍 Sede: Corso d’Augusto 76 – 47921 Rimini 📧 Email: segreteria@identitaeuropea.it

 

Nessun Risultato
Vedi tutti i risultati
  • L’Associazione
    • Chi siamo
    • Cos’è Identità Europea
    • Il progetto
    • Il Manifesto
    • Il Simbolo
  • Diventa Socio
    • Info per iscriverti
  • Notizie
    • Articoli
    • Editoriali
    • Erasmo da Rotterdam
    • Notizie dalle aree
    • Rassegna Stampa
  • Eventi
    • Incontri
    • Mostre
    • Seminari e Convegni
  • Progetti in Corso
    • Le Marche e l’Oriente
    • Alterfestival
  • Video
    • Canale YouTube
    • Video Corsi
  • Contatti

© 2025 Identità Europea - Tutti i diritti riservati

Questo sito fa uso dei cookies. Continuando nella navigazione acconsenti all'uso dei cookies. Per saperne di più visita la nostra Privacy Policy.