Negli ultimi mesi e specialmente negli ultimi giorni si sono intensificati avvenimenti, purtroppo di grande portata, volti a promuovere – citando Papa Francesco in un’omelia del 18 novembre 2013 (vedi allegato) – “il pensiero unico frutto della mondanità”.
Molti governanti mondiali, a partire dall’ONU e dall’Europarlamento, oltre che vari parlamentari italiani, stanno portando avanti una campagna volta a creare un totalitarismo sempre più ufficiale. Sicuramente le “lobby”, che lo stesso Papa ha nominato in un’intervista del 28 luglio 2013, dirigono questa campagna.
La Chiesa, e dunque noi tutti, siamo un ostacolo alla realizzazione del “pensiero unico”.
Quanto segue può aiutare a chiarire le idee riguardo al tempo in cui viviamo.
A) In un Report di quattro giorni fa, 5 febbraio 2014, la Commissione ONU per i Diritti del Bambino “raccomanda” alla Santa Sede di cambiare approccio in merito ad aborto, educazione sessuale, visione dell’omosessualità e altro.
Si tratta proprio dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, che si rivolge ufficialmente alla Santa Sede:
“Rilevando positivamente anche il decreto emesso da papa Francesco nel luglio 2013 (N.d.R. lo “statement” a cui la Commissione ONU si riferisce è l’intervista al Papa in seguito alla GMG del 2013, in cui il Papa disse: “Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi sono io per giudicarla?”), la Commissione (ONU) è preoccupata dalle passate dichiarazioni della Santa Sede sull’omosessualità che contribuiscono alla stigmatizzazione sociale e alla violenza contro gli adolescenti lesbiche, gay, bisessuali e transgender e contro i figli allevati da coppie di persone dello stesso sesso.”
“La Commissione inoltre invita la Santa Sede a utilizzare la sua autorità morale per condannare ogni forma di molestia, discriminazione o violenza contro i minori in base al loro orientamento sessuale o all’orientamento sessuale dei loro genitori e per promuovere a livello internazionale la depenalizzazione dell’omosessualità.”
“Con riferimento alla precedente preoccupazione sulla discriminazione in base al genere, la Commissione esprime rammarico perché la Santa Sede continua a enfatizzare la promozione della complementarietà e dell’eguaglianza nella dignità, due concetti che non corrispondono all’eguaglianza di fatto e di diritto…”
“La Commissione invita la Santa Sede ad adottare un approccio basato sui diritti per affrontare la discriminazione tra ragazze e ragazzi e ad astenersi dal ricorrere a una terminologia che possa minacciare l’eguaglianza tra ragazze e ragazzi. La Commissione invita inoltre la Santa Sede ad assumere misure attive per rimuovere dai libri di testo delle scuole cattoliche tutti gli stereotipi di genere che potrebbero limitare lo sviluppo dei talenti e delle attitudini dei ragazzi e delle ragazze e minare le loro opportunità educative e di vita.”
“Nell’apprendere con soddisfazione dalla Santa Sede che essa nel prossimo futuro procederà alla revisione delle disposizioni del diritto canonico relative alla famiglia, la Commissione esprime preoccupazione perché la Santa Sede e la Chiesa non riconoscono l’esistenza di forme diverse di famiglie e spesso discriminano i bambini in base alla loro situazione familiare.”
“La Commissione invita la Santa Sede a rivedere la propria posizione sull’aborto che mette ovviamente a rischio la vita e la salute delle ragazze incinte, e a emendare il canone 1398 sull’aborto identificando circostanze in cui l’accesso all’aborto può essere consentito.”
B) Un’altra pietra miliare della “campagna” verso il totalitarismo del pensiero unico è avvenuta cinque giorni fa.
Il 4 febbraio 2014 l’Europarlamento approva la “Relazione Lunacek” (vediallegato 4), volta a sostenere dall’alto qualsiasi normativa e politica che siano in linea col Disegno di Legge Scalfarotto (14 marzo 2013) oggetto di un’e-mail di pochi giorni addietro.
Per inciso, questo disegno di Legge molto facilmente verrà approvato dal Senato italiano nei prossimi due-tre mesi, a meno che ciascuno di noi non preghi, non annunci e non agisca senza indugio adesso! A chi interessa, legato a questo tema c’è un’iniziativa dell’Associazione Giuristi per la Vita:http://adottaunsenatore.altervista.org/blog/24/?lang=it
Trascrivo l’incipit del cuore della Relazione Lunacek, per spronare a leggerla:
“Contenuto della tabella di marcia
invita la Commissione europea, gli Stati membri e le agenzie competenti a collaborare alla definizione di una politica globale pluriennale per la tutela dei diritti fondamentali delle persone LGBTI, vale a dire una tabella di marcia, una strategia o un piano di azione…”
Una traduzione pratica di un punto che è possibile leggere nella Relazione: “Non discriminazione nel settore dell’istruzione” , si può trovare al seguente link, osservando i “materiali didattici” che una casa editrice italiana (Lo Stampatello)produce già da tempo per asili e scuole materne. Consiglio vivamente di guardare per rendersi conto di dove siamo giunti nel campo della (d)istruzione dei bambini!
Se volete, in allegato 5) potete trovare l’elenco degli europarlamentari che hanno votato a favore o contro questa Relazione. E’ importante che tutto questo sia noto. Almeno per fare memoria di quanto sta avvenendo e di chi, più o meno consapevolmente, sostiene questo iter.
C) Se può risultare difficile credere che si passi “dalle parole ai fatti”, ovvero che dalle Direttive e dalle Leggi si passi a condanne e processi giudiziari, esorto a guardare quanto è appena avvenuto al vescovo di Malaga (Spagna), che è stato anche uno dei maestri dell’attuale Papa Francesco. Ora è incriminato per “omofobia” a motivo di alcune parole rilasciate in un’intervista del 19 gennaio 2014. Un articolo sulla vicenda e l’intervista sono in allegato 7).
Il disegno di Legge Scalfarotto renderà possibile il ripetersi di vicende come questa in Italia.
Per rimanere nella Spagna degli scorsi giorni – dove il Parlamento sta cercando di rivedere qualche aspetto della normativa sull’aborto – osserviamo un altro esempio di che cosa sta compiendo la “campagna del pensiero unico”, con un attacco pubblico nei confronti dell’arcivescovo di Madrid in cui veniva gridato “l’aborto è sacro” (vedi allegato 8) e video annesso).
Il materiale allegato è tanto, e parla da solo, basta leggere.
Più in generale, tutti noi, avendo a disposizione uno strumento come internet, possiamo non accontentarci di quello che leggiamo (forse) su un singolo giornale quotidiano; una semplice ricerca in rete è sufficiente per documentarsi in modo più approfondito!
Citando – sulla scia della Commissione ONU di cui sopra – la stessa intervista a Papa Francesco del 28 luglio 2013, riporto queste parole: “Il problema è fare lobby di questa tendenza (omosessualista): lobby di avari, lobby di politici, lobby dei massoni, tante lobby. Questo è il problema più grave per me.”
La “campagna del pensiero unico” è portata avanti da queste lobby. Possiamo scegliere se aderire implicitamente ad esse oppure no!
Aiuta ad aprire gli occhi un altro messaggio del Papa, pronunciato in un’omelia a S. Marta il 18 novembre 2013. Non si tratta di parole “ex-cathedra” (come peraltro l’intervista di sopra, grandemente citata da tutti i media del mondo), ma è Papa Francesco ad annunciarle.
In allegato 9) trovate un articolo col resto di questo messaggio, disponibile online su “Famiglia Cristiana”. Ne riporto alcuni passaggi:
“È come, annota, se dicessero «siamo progressisti, andiamo con il progresso dove va tutta la gente». Si tratta, avverte, dello «spirito del progressismo adolescente» che «si crede che andare avanti in qualsiasi scelta è meglio che rimanere nelle abitudini della fedeltà». Questa gente, dunque, negozia con il re «la fedeltà al Dio sempre fedele».
“Non è la bella globalizzazione dell’unità di tutte le Nazioni, ma, ognuna con le proprie usanze ma unite, ma è la globalizzazione dell’uniformità egemonica, è proprio il pensiero unico. E questo pensiero unico è frutto della mondanità».
«Ma, Padre, questo succede anche oggi! Sì. Perché lo spirito della mondanità anche oggi c’è, anche oggi ci porta con questa voglia di essere progressisti sul pensiero unico. Se presso qualcuno veniva trovato il Libro dell’Alleanza e se qualcuno obbediva alla Legge, la sentenza del re lo condannava a morte: e questo l’abbiamo letto sui giornali, in questi mesi. Questa gente ha negoziato la fedeltà al suo Signore; questa gente, mossa dallo spirito del mondo, ha negoziato la propria identità, ha negoziato l’appartenenza ad un popolo, un popolo che Dio ama tanto, che Dio vuole come popolo suo».
«(…) pensate che oggi non si facciano, i sacrifici umani? Se ne fanno tanti, tanti! E ci sono delle leggi che li proteggono»: «Ma quello che ci consola è che davanti a questo cammino che fa lo spirito del mondo, il principe di questo mondo, il cammino di infedeltà, sempre rimane il Signore che non può rinnegare se stesso, il Fedele: Lui sempre ci aspetta, Lui ci ama tanto e Lui ci perdona quando noi, pentiti per qualche passo, per qualche piccolo passo in questo spirito di mondanità, andiamo da Lui, il Dio fedele davanti al Suo popolo che non è fedele. Con lo spirito di figli della Chiesa preghiamo il Signore perché con la Sua bontà, con la Sua fedeltà ci salvi da questo spirito mondano che negozia tutto; che ci protegga e ci faccia andare avanti, come ha fatto andare avanti il suo popolo nel deserto, portandolo per mano, come un papà porta il suo bambino. Alla mano del Signore andremo sicuri»
E con queste parole del Papa abbandoniamoci al Signore, continuiamo a pregare e camminare, vegliando sempre.
Un abbraccio e buona Festa del Risorto,
Matteo