Identità Europea
  • L’Associazione
    • Chi siamo
    • Cos’è Identità Europea
    • Il progetto
    • Il Manifesto
    • Il Simbolo
  • Diventa Socio
    • Info per iscriverti
  • Notizie
    • Articoli
    • Editoriali
    • Erasmo da Rotterdam
    • Notizie dalle aree
    • Rassegna Stampa
  • Eventi
    • Incontri
    • Mostre
    • Seminari e Convegni
  • Progetti in Corso
    • Le Marche e l’Oriente
    • Alterfestival
  • Video
    • Canale YouTube
    • Video Corsi
  • Contatti
Identità Europea
  • L’Associazione
    • Chi siamo
    • Cos’è Identità Europea
    • Il progetto
    • Il Manifesto
    • Il Simbolo
  • Diventa Socio
    • Info per iscriverti
  • Notizie
    • Articoli
    • Editoriali
    • Erasmo da Rotterdam
    • Notizie dalle aree
    • Rassegna Stampa
  • Eventi
    • Incontri
    • Mostre
    • Seminari e Convegni
  • Progetti in Corso
    • Le Marche e l’Oriente
    • Alterfestival
  • Video
    • Canale YouTube
    • Video Corsi
  • Contatti
Identità Europea
Nessun Risultato
Vedi tutti i risultati

La noia dell’adrenalina, perché la cultura di destra ha tanto in odio l’arte? di D. Frau (tratto dal sito Totalità.it)

13 Aprile 2013
in Articoli

La destra che dovrebbe proteggere e valorizzare l’Arte del nostro passato, e dunque quella attuale che da esso deriva, da tempo si è piegata al proprio inconfessato complesso di inferiorità, Roma ne è stata l’esempio

Brutto. Brutto, brutto ma proprio brutto.

Sì, è decisamente brutto, sia nella forma sia nel contenuto, il nuovo catalogo di “Adrenalina 2012” edito dal Comune di Roma.

Di là, appunto, dall’incubo grafico che vede ogni pagina dispari avere un angolo destro nero, in alto, che ricorda il manto di una mucca svizzera, la scelta dei soggetti artistici resta quantomeno discutibile.

Il Bello è un valore assoluto ed oggettivo, vorremmo ricordarlo anche se l’affermazione suona dolorosamente quanto politicamente scorretta alle orecchie di chi si è infarcito di una certa pseudocultura del “in arte tutto è lecito”.

Il che comporta una domanda che da tempo ormai vortica nell’iperuranio, ma ancora non ha trovato esauriente risposta, ovvero: Perché la “cultura di destra” ha tanto in odio l’Arte? O meglio ancora sarebbe chiedersi se l’attuale destra in Italia ha cognizione di cosa significhi arte e “fare arte”.

A giudicare dalle scelte operate dai vari Curatori e Direttori Artistici di molti “eventi” si potrebbe opinare che esse siano state dettate esclusivamente basandosi su una propria personale e pertanto molto dubbia estetica, in quanto raramente – persino nel vasto mare dei sargassi dell’arte contemporanea – si è visto una simile serie di opere che poco o nulla hanno di artistico, ma appartengono piuttosto alle categorie del banale, scontato, trito e ripetitivo modulo di quella “provocazione” che vorrebbe stupire ma molto più semplicemente annoia.

Inutili installazioni, oggi tanto di moda, che ci fanno ripensare con un sorriso al film di Alberto Sordi, verduraio, in gita culturale con la moglie alla biennale di Venezia  dove la simpatica “buzzicona” viene scambiata per un’opera d’arte moderna – oggi si direbbe “installazione” – proprio dal pubblico della mostra.

Purtroppo in ciò che ci offre il catalogo non troviamo nulla da ridere, ma anzi un senso di stanco déjà vu, di insistita ripetizione di temi, canoni e moduli forse già obsoleti ai tempi della Factory di Andy Warhol.

Quante ne abbiamo viste, riviste o sarebbe meglio dire rivedute – dato che sono a volte vomitevoli – di fotografie di nudi femminili o maschili trattate oggi mediante le tecniche digitali o di creazioni ottenute mediante materiale di recupero? Troppe, troppe tutte uguali.

Morbosamente concettuali, verbose, necessitati di una “descrizione dell’opera” laddove invece un’opera d’arte parla da sé direttamente al cuore di chi la osserva.

Francamente annoiati dalle autoreferenziali biografie degli artisti, spesso al seguito di critici come il nostro Achille Bonito Oliva e delle sue transprepostultrafiancosinistr’avanguardie o di altri suoi epigoni ancor meno riusciti, sfogliamo il volume in cerca di un’originale o quantomeno veramente provocatoria opera d’arte contemporanea.

Eppure in un passato forse oggi troppo lontano, la “destra” italiana è realmente stata innovativa anche in campo artistico, avendo avuto un coraggio e una forza vitale, uno slancio eroico, che la sinistra non possedeva dai tempi della Rivoluzione d’Ottobre.

E’ dal pensiero rivoluzionario dell’ideologia di destra, dai suoi “intellettuali” che, per esempio, sono nati il Movimento Futurista e quella forma unica al mondo di art déco che è il razionalismo italiano, da cui poi lo Stile Littorio e l’architettura fascista. E’ stata la destra italiana ad aver creato il Realismo Magico degli anni trenta in pittura e la Metafisica fino all’espressione Dada del Barone Evola.

Quelle erano le vere, ardite, innovative e coraggiose avanguarde artistiche. Motivi e canoni che rispecchiavano il Bello e la Bellezza sia nelle forme sia nei contenuti. Il Bello come Armonia, come Ritmo nell’architettura e nella decorazione.

Ma dire questo oggi ci fa rischiare l’apologia del Fascismo e di passare per nostalgici che si sono arenati sulle spiagge di un passato che non è più.

A coloro che pensassero questo vogliamo rispondere dicendo che nessuna forma artistica è tanto vacua e destinata ad una rapida obsolescenza quanto l’arte contemporanea. Noi tutti infatti siamo coevi di Prassitele e del Perugino, per ciò che riguarda l’arte, molto più di quanto lo siamo con Fontana o Pollock.

La destra che dovrebbe invece proteggere e valorizzare l’Arte del nostro passato – e dunque quella attuale che da esso deriva – per ragioni che in questo momento sarebbero troppo lunghe da spiegare – ha da tempo piegato il capo al proprio inconfessato complesso di inferiorità.

Dopo anni di predominio artistico e culturale della sinistra, in Italia, coloro che dall’opposto campo politico si sono ritrovati ad amministrare gli stessi settori hanno avuto paura di sembrare retro, ancien régime, troppo legati alla tradizione e hanno preso, codardamente quanto ignorantemente, a scimmiottare il politically correct della parte avversa fino ad assumerne e valorizzarne gli stessi valori pseudoartistici.

La sinistra ha sommerso il nostro paese con il brutto in ogni campo, negli ultimi sessant’anni, soprattutto nelle arti e nella cultura, ma cos’ha fatto la destra?

C’è da domandarsi se coloro che hanno scelto quegli artisti contemporanei, lodandone quindi l’operato, oserebbero porre nelle loro abitazioni quelle stesse opere. Non lo crediamo.

Dunque se non si vorrebbe per sé una cosa brutta perché darla al popolo?

Nel Medio Evo e nel Rinascimento dei Principi, Papi e mecenati non avveniva questo, anzi il contrario, e l’arte, quella vera e maiuscola, era godibile da chiunque a cominciare dal popolo minuto ed incolto.

La paura, dunque, è il vero problema, e mentre gli uffici degli “addetti ai lavori” presentano alle pareti le illustrazioni degli artisti americani del Signore degli Anelli, dunque riconoscendo l’ormai primato degli Stati uniti nel campo della pittura che si rifà direttamente proprio al nostro Rinascimento, si favoriscono presunte speculazioni culturali come questa e tante altre ad essa simili.

Si ha paura di dire che un manufatto, un’opera d’arte che non è tale, è brutta perché si teme di essere “differenti”, non omologati, controcorrente e avere dunque il coraggio di riconoscere anche i propri personalissimi limiti intellettuali. In altre parole non si è trendy  né cool, non si sarebbe così alla moda, non si sarebbe “moderni”.

A questo spreco e sperpero di tempo, denaro ed intelligenza ci ha dunque condotto l’attuale situazione, ad una fuga continua non soltanto di cervelli, ma soprattutto di mani e di anime che, ricercando la grandezza artistica del nostro paese, oggi devono andare all’estero dove ancora si fa Arte “alla maniera degli Antichi”.

Queste “politiche culturali” dunque, non soltanto sono inefficaci e distruttive del nostro immenso e straordinario patrimonio artistico, ma generano nuovi ammorbanti cerchi di incapacità ed egocentrismo, di autereferente narcisismo ben lungi dal coniugare – come si vorrebbe far credere – “tradizione ed innovazione”.

Con l’enorme e in parte ancora misconosciuta ricchezza artistica che possiede l’Urbe dobbiamo ancora assistere alla sopravvalutazione immotivata di “giovani artisti” invece che recuperare e valorizzare il resto.

Ma la tradizione è una parola che incute timore facendo credere al volgo che essa sia legata al passato e quindi immutabile, peccato per chi lo pensa che non sia così, come dimostra perfettamente la Storia dell’Arte, quella stessa disciplina troppe volte ignorata dagli stessi operatori culturali.

Quella tradizione che in questi stessi giorni è rappresentata dalle tele di Brueghel e quelle del Tiziano in due splendide mostre a Roma, due occasioni di aprire il cuore ed espandere le anime che certamente andranno perdute da coloro che, mancando di coraggio e forse anche di scienza, hanno preferito cercare altrove l’adrenalina.

Peggio per loro.

 

Articolo Precedente

In morte della bella Giulia. di D. Frau (tratto dal sito simmetria.org)

Articolo Successivo

“State of Play and Prospects in the EU accession process of Macedonia”. Tuesday, 16 April 2013, at 5.30 p.m. in room LOW S.1.5 (Strasbourg)

ARTICOLI CORRELATI

Ascolta, Israele: ferma il massacro. Di Franco Cardini.
Articoli

Ascolta, Israele: ferma il massacro. Di Franco Cardini.

4 Giugno 2025
Chi decide il futuro degli Europei? Di Jànos Bòka*
Articoli

Chi decide il futuro degli Europei? Di Jànos Bòka*

12 Maggio 2025
I risultati del nostro “Progetto Gaza” (ottobre 2024 – marzo 2025)
Articoli

I risultati del nostro “Progetto Gaza” (ottobre 2024 – marzo 2025)

24 Aprile 2025
Solidarietà con i Cristiani di Gaza e Cisgiordania.
Articoli

Solidarietà con i Cristiani di Gaza e Cisgiordania.

22 Dicembre 2023
APPELLO PER LA TUTELA DEI CRISTIANI IN TERRASANTA
Articoli

APPELLO PER LA TUTELA DEI CRISTIANI IN TERRASANTA

16 Novembre 2023
Il Sistema (In)visibile. Padova, 28 gennaio ore 18.00
Articoli

Il Sistema (In)visibile. Padova, 28 gennaio ore 18.00

18 Gennaio 2023
Articolo Successivo

"State of Play and Prospects in the EU accession process of Macedonia". Tuesday, 16 April 2013, at 5.30 p.m. in room LOW S.1.5 (Strasbourg)

DOMUS EUROPA

Nessun Risultato
Vedi tutti i risultati

VIDEO

Maurizio Boni - La guerra Russo-ucraina.

Andrea Zhok - Il Senso dei Valori. Rimini 22/02/2025

❗️❗️❗️ Adolfo Morganti - Tesseramento Identità europea 2025

ARTICOLI RECENTI

Il Filo Rosso Che Lega Israele all’Ucraina. Con Gianandrea Gaiani

Il Filo Rosso Che Lega Israele all’Ucraina. Con Gianandrea Gaiani

17 Giugno 2025
Università d’Estate di Identità Europea – XXX Edizione: SGUARDI SU UN MONDO POSSIBILE 2 – DALLE CENERI DELL’EUROPA. 5/6 settembre 2025.

Università d’Estate di Identità Europea – XXX Edizione: SGUARDI SU UN MONDO POSSIBILE 2 – DALLE CENERI DELL’EUROPA. 5/6 settembre 2025.

11 Giugno 2025
Ascolta, Israele: ferma il massacro. Di Franco Cardini.

Ascolta, Israele: ferma il massacro. Di Franco Cardini.

4 Giugno 2025
Identità Europea

Identità Europea

Associazione Identità Europea
Corso d'Augusto 76 - 47921 - Rimini
CF 91053380407 - P.IVA 04385260403

segreteria@identitaeuropea.it
  • Home
  • Chi siamo
  • Diventa socio
  • Articoli
  • Contatti
  • Privacy Policy

© 2025 Identità Europea - Tutti i diritti riservati

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Ultimo aggiornamento: 26.03.2025

Identità Europea – Associazione Identità Europea (di seguito, “l’Associazione”), con sede in Corso d’Augusto 76 – 47921 Rimini, codice fiscale 91053380407, partita IVA 04385260403, è titolare del trattamento dei dati personali ai sensi del Regolamento UE 2016/679 (“GDPR”).

Finalità del trattamento

I dati personali raccolti attraverso il modulo di iscrizione alla newsletter presente sul sito https://www.identitaeuropea.it saranno trattati esclusivamente per:

  • Inviare comunicazioni informative relative alle attività dell’Associazione, iniziative, eventi o aggiornamenti di interesse coerente con le finalità statutarie.
  • Analizzare il traffico e il comportamento degli utenti sul sito, tramite Google Analytics, in forma aggregata e anonima.

Tipologie di dati trattati

L’Associazione tratta i seguenti dati personali forniti volontariamente dall’utente:

  • Indirizzo email (obbligatorio per l’iscrizione alla newsletter)
  • Eventuali dati raccolti in forma automatica tramite strumenti di analisi (es. indirizzo IP, tipo di browser, sistema operativo, durata della visita, pagine visitate)

Base giuridica del trattamento

Il trattamento dei dati personali si basa su:

  • Il consenso espresso dell’utente per l’iscrizione alla newsletter (art. 6, par. 1, lett. a, GDPR)
  • Il legittimo interesse dell’Associazione a migliorare la fruibilità e la performance del sito, tramite strumenti di analisi statistica aggregata (art. 6, par. 1, lett. f, GDPR)

Modalità del trattamento

I dati personali sono trattati in forma elettronica, adottando misure tecniche e organizzative adeguate per garantire la sicurezza, l’integrità e la riservatezza dei dati.

Comunicazione e diffusione dei dati

I dati personali non saranno comunicati a terzi, né diffusi, salvo quanto necessario per adempiere a obblighi normativi o per garantire il corretto funzionamento del servizio di newsletter (es. piattaforme di invio e gestione email). I dati raccolti tramite Google Analytics vengono trattati da Google LLC, in conformità con le sue policy.

Responsabile del trattamento

Il responsabile del trattamento è la segreteria dell’Associazione, contattabile all’indirizzo email: 📧 segreteria@identitaeuropea.it

Diritti dell’interessato

L’utente ha il diritto di:

  • Revocare il consenso prestato in qualsiasi momento
  • Accedere ai propri dati personali
  • Chiederne la rettifica o la cancellazione
  • Opporsi al trattamento o richiedere la limitazione dello stesso
  • Presentare reclamo all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali

Le richieste vanno inviate a: 📧 segreteria@identitaeuropea.it

Modifiche alla presente informativa

L’Associazione si riserva il diritto di apportare modifiche alla presente informativa. Le eventuali modifiche saranno pubblicate su questa pagina del sito web.

Contatti

Per qualsiasi informazione relativa alla presente informativa, è possibile contattare l’Associazione ai seguenti recapiti:

📍 Sede: Corso d’Augusto 76 – 47921 Rimini 📧 Email: segreteria@identitaeuropea.it

 

Nessun Risultato
Vedi tutti i risultati
  • L’Associazione
    • Chi siamo
    • Cos’è Identità Europea
    • Il progetto
    • Il Manifesto
    • Il Simbolo
  • Diventa Socio
    • Info per iscriverti
  • Notizie
    • Articoli
    • Editoriali
    • Erasmo da Rotterdam
    • Notizie dalle aree
    • Rassegna Stampa
  • Eventi
    • Incontri
    • Mostre
    • Seminari e Convegni
  • Progetti in Corso
    • Le Marche e l’Oriente
    • Alterfestival
  • Video
    • Canale YouTube
    • Video Corsi
  • Contatti

© 2025 Identità Europea - Tutti i diritti riservati

Questo sito fa uso dei cookies. Continuando nella navigazione acconsenti all'uso dei cookies. Per saperne di più visita la nostra Privacy Policy.