Identità Europea
  • L’Associazione
    • Chi siamo
    • Cos’è Identità Europea
    • Il progetto
    • Il Manifesto
    • Il Simbolo
  • Diventa Socio
    • Info per iscriverti
  • Notizie
    • Articoli
    • Editoriali
    • Erasmo da Rotterdam
    • Notizie dalle aree
    • Rassegna Stampa
  • Eventi
    • Incontri
    • Mostre
    • Seminari e Convegni
  • Progetti in Corso
    • Le Marche e l’Oriente
    • Alterfestival
  • Video
    • Canale YouTube
    • Video Corsi
  • Contatti
Identità Europea
  • L’Associazione
    • Chi siamo
    • Cos’è Identità Europea
    • Il progetto
    • Il Manifesto
    • Il Simbolo
  • Diventa Socio
    • Info per iscriverti
  • Notizie
    • Articoli
    • Editoriali
    • Erasmo da Rotterdam
    • Notizie dalle aree
    • Rassegna Stampa
  • Eventi
    • Incontri
    • Mostre
    • Seminari e Convegni
  • Progetti in Corso
    • Le Marche e l’Oriente
    • Alterfestival
  • Video
    • Canale YouTube
    • Video Corsi
  • Contatti
Identità Europea
Nessun Risultato
Vedi tutti i risultati

IL PIANO JUNCKER TRA EMERGENZA IMMIGRAZIONE E SOPRAVVIVENZA DELL’UNIONE EUROPEA. di Claudio Giovannico

11 Settembre 2015
in Articoli

“L’Unione europea non versa in buone condizioni”. Così diagnostica un preoccupato Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione europea, durante il discorso sullo Stato dell’Unione [1] – tenuto al Parlamento europeo, presso la sede di Strasburgo – con il quale è stato presentato il piano per fronteggiare la crisi del fenomeno migratorio, fortemente acuitasi negli ultimi mesi.

La proposta consiste principalmente nel ricollocamento di 160mila rifugiati, da Italia, Grecia e Ungheria, da redistribuire – nelle intenzioni dell’esecutivo comunitario – in maniera obbligatoria negli altri Stati membri dell’Unione, secondo precisi criteri. Nello specifico, i rifugiati da ricollocare sono 15.600 dall’Italia, 50.400 dalla Grecia e 54mila dall’Ungheria, a cui vanno ad aggiungersi quei 32mila che gli Stati membri avevano accettato di accogliere a giugno, quando non si era riusciti a raggiungere un accordo su 40mila. Allora era l’Italia lo Stato che avrebbe dovuto beneficiare maggiormente dell’azione di ripartizione del numero di migranti (24mila contro i 16mila della Grecia), tuttavia i recenti e numerosi arrivi in Ungheria e Grecia hanno modificato fortemente gli equilibri.

La passate proposte, avanzate negli anni, di realizzare un sistema europeo comune di asilo (CEAS – Common European Asylum System) sono divenute, sebbene con ingiustificato ritardo, un’esigenza e un’urgenza all’interno dell’agenda della Commissione europea, in seguito all’aumento dei flussi migratori provenienti da Oriente. Ciò è evidenziato dal carattere obbligatorio dell’attività di ricollocamento dei rifugiati, a cui viene collegata la previsione di una sanzione, consistente nel versamento di un contributo finanziario al bilancio Ue per un importo pari allo 0,002% del Pil nazionale, per gli Stati che non intendano prendere parte al meccanismo di riparto.

Il piano della Commissione si sviluppa, inoltre, proponendo l’adozione di un regolamento che stabilisca un elenco europeo comune dei Paesi d’origine considerati “sicuri”, ossia quelli che rispettano i criteri di democrazia, stato di diritto e da cui i migranti non hanno motivo di fuggire. Tale elenco dovrebbe permettere di velocizzare le procedure di controllo delle singole domande di asilo dei candidati provenienti da Paesi che tutta l’Unione considererebbe sicuri e di accelerarne il rimpatrio se la valutazione individuale della domanda confermasse che non sussistono le condizioni del diritto all’asilo, permettendo di distinguere chi scappa dalla guerra dai cosiddetti migranti economici. Proprio in merito alle politiche di rimpatrio, la Commissione ha elaborato un piano d’azione comune che prevede la creazione di un vero e proprio regime integrato di gestione dei rimpatri, per mezzo dell’indispensabile rafforzamento del ruolo e del mandato di Frontex. La volontà è, dunque, quella di trasformare l’agenzia, oggi impegnata nel coordinamento delle autorità nazionali, in un vero e proprio corpo europeo di controllo delle frontiere terrestre e marittime. Questo dovrebbe permettere di salvaguardare Schengen, considerato il simbolo del processo di integrazione europea. Tuttavia, non sarà facile. Molti paesi vogliono continuare ad avere sovranità sui loro confini, mentre altri non vogliono impegnarsi in progetti troppo costosi.

In merito all’azione esterna, infine, la Commissione ha avanzato il proprio sostegno alle iniziative diplomatiche che cercano soluzioni politiche ai conflitti in Siria, Iraq e Libia, e ha proposto l’istituzione di un fondo fiduciario allo scopo di migliorare la stabilità e affrontare le cause profonde dei flussi di migrazione irregolare nelle regioni del Sahel, del Corno d’Africa e dell’Africa settentrionale.

Alla luce della breve analisi di cui sopra, la proposta europea per affrontare il fenomeno migratorio si presenta, pertanto, come una prima importante risposta – benché molto tardiva – al crescente flusso di migranti degli ultimi mesi. Tale meccanismo di solidarietà di ridistribuzione dei profughi, sebbene proponga di affrontare il problema dei richiedenti asilo superando la logica della gestione emergenziale a favore di un approccio più strutturato e consapevole, sembra, tuttavia, evidenziare l’intenzione di conservare l’impianto di Dublino, piuttosto che pervenire a un autentico sistema di protezione comune.

Ad ogni modo, il c.d. Piano Juncker per le politiche di asilo e migratorie deve ora affrontare il non semplice iter procedurale di adozione. Il Consiglio straordinario “Affari interni” dedicato alla migrazione, che si terrà il 14 settembre, sarà la prima occasione di discutere ed eventualmente accogliere le proposte legislative della Commissione. Tuttavia, l’esito è tutt’altro che scontato, poiché alcuni Paesi, soprattutto dell’Est, non sembrano intenzionati ad agire in questo senso. Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia, i Paesi del c.d. Gruppo di Visegrad si sono dichiarati fermamente contrari a un meccanismo di quote. Con ogni probabilità, a questi Paesi si aggiungeranno le tre Repubbliche Baltiche, rendendo ancora più accesa la battaglia sul via libera al meccanismo emergenziale di ricollocazione dei 160mila migranti, il quale deve essere approvato a maggioranza qualificata in Consiglio.

Ebbene, pare si sia ancora lontani da una rapida e definitiva risoluzione della questione. La diffidenza degli Stati dell’Est nei confronti di un’Europa che, fino a qualche mese addietro, considerava l’immigrazione un problema esclusivo di alcuni Paesi (quelli del Sud), risulta comprensibile, tanto più se si pensa che tale cambio di rotta coincide con l’improvviso, quanto opportunistico, altruismo di una Germania che, di fronte all’esplosione quantitativa dei recenti flussi provenienti da Est e proprio a questa diretti, pare aver compreso la necessità di affrontare il fenomeno migratorio in ambito europeo.

 

Claudio Giovannico

 

[1] http://europa.eu/rapid/press-release_SPEECH-15-5614_en.htm

Articolo Precedente

CINA: LA “BOLLA FINANZIARIA” E’ UN PERICOLO SOPRATTUTTO PER L’UE. di Marcello Ciola

Articolo Successivo

PATACCHE LAICHE, SU STRADA. di Blade Runner

ARTICOLI CORRELATI

BOMBE SULL’IRAN: ANCHE TRUMP “TIENE FAMIGLIA”. DI Michele Rallo
Articoli

BOMBE SULL’IRAN: ANCHE TRUMP “TIENE FAMIGLIA”. DI Michele Rallo

4 Luglio 2025
Ascolta, Israele: ferma il massacro. Di Franco Cardini.
Articoli

Ascolta, Israele: ferma il massacro. Di Franco Cardini.

4 Giugno 2025
Chi decide il futuro degli Europei? Di Jànos Bòka*
Articoli

Chi decide il futuro degli Europei? Di Jànos Bòka*

12 Maggio 2025
I risultati del nostro “Progetto Gaza” (ottobre 2024 – marzo 2025)
Articoli

I risultati del nostro “Progetto Gaza” (ottobre 2024 – marzo 2025)

24 Aprile 2025
Solidarietà con i Cristiani di Gaza e Cisgiordania.
Articoli

Solidarietà con i Cristiani di Gaza e Cisgiordania.

22 Dicembre 2023
APPELLO PER LA TUTELA DEI CRISTIANI IN TERRASANTA
Articoli

APPELLO PER LA TUTELA DEI CRISTIANI IN TERRASANTA

16 Novembre 2023
Articolo Successivo

PATACCHE LAICHE, SU STRADA. di Blade Runner

DOMUS EUROPA

Nessun Risultato
Vedi tutti i risultati

VIDEO

La Guerra dei 12 giorni tra Iran e Israele - dialogo con il Generale Maurizio Boni

Maurizio Boni - La guerra Russo-ucraina.

Andrea Zhok - Il Senso dei Valori. Rimini 22/02/2025

ARTICOLI RECENTI

BOMBE SULL’IRAN: ANCHE TRUMP “TIENE FAMIGLIA”. DI Michele Rallo

BOMBE SULL’IRAN: ANCHE TRUMP “TIENE FAMIGLIA”. DI Michele Rallo

4 Luglio 2025
La Pace Negata. Riflessioni sugli eterni conflitti in Medio Oriente con Suoni, Immagini e Parole – Pescara, 12 luglio 2025, ore 19.30

La Pace Negata. Riflessioni sugli eterni conflitti in Medio Oriente con Suoni, Immagini e Parole – Pescara, 12 luglio 2025, ore 19.30

2 Luglio 2025
Università d’Estate di Identità Europea – XXX Edizione: SGUARDI SU UN MONDO POSSIBILE 2 – DALLE CENERI DELL’EUROPA. 5/6 settembre 2025.

Università d’Estate di Identità Europea – XXX Edizione: SGUARDI SU UN MONDO POSSIBILE 2 – DALLE CENERI DELL’EUROPA. 5/6 settembre 2025.

30 Giugno 2025
Identità Europea

Identità Europea

Associazione Identità Europea
Corso d'Augusto 76 - 47921 - Rimini
CF 91053380407 - P.IVA 04385260403

segreteria@identitaeuropea.it
  • Home
  • Chi siamo
  • Diventa socio
  • Articoli
  • Contatti
  • Privacy Policy

© 2025 Identità Europea - Tutti i diritti riservati

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Ultimo aggiornamento: 26.03.2025

Identità Europea – Associazione Identità Europea (di seguito, “l’Associazione”), con sede in Corso d’Augusto 76 – 47921 Rimini, codice fiscale 91053380407, partita IVA 04385260403, è titolare del trattamento dei dati personali ai sensi del Regolamento UE 2016/679 (“GDPR”).

Finalità del trattamento

I dati personali raccolti attraverso il modulo di iscrizione alla newsletter presente sul sito https://www.identitaeuropea.it saranno trattati esclusivamente per:

  • Inviare comunicazioni informative relative alle attività dell’Associazione, iniziative, eventi o aggiornamenti di interesse coerente con le finalità statutarie.
  • Analizzare il traffico e il comportamento degli utenti sul sito, tramite Google Analytics, in forma aggregata e anonima.

Tipologie di dati trattati

L’Associazione tratta i seguenti dati personali forniti volontariamente dall’utente:

  • Indirizzo email (obbligatorio per l’iscrizione alla newsletter)
  • Eventuali dati raccolti in forma automatica tramite strumenti di analisi (es. indirizzo IP, tipo di browser, sistema operativo, durata della visita, pagine visitate)

Base giuridica del trattamento

Il trattamento dei dati personali si basa su:

  • Il consenso espresso dell’utente per l’iscrizione alla newsletter (art. 6, par. 1, lett. a, GDPR)
  • Il legittimo interesse dell’Associazione a migliorare la fruibilità e la performance del sito, tramite strumenti di analisi statistica aggregata (art. 6, par. 1, lett. f, GDPR)

Modalità del trattamento

I dati personali sono trattati in forma elettronica, adottando misure tecniche e organizzative adeguate per garantire la sicurezza, l’integrità e la riservatezza dei dati.

Comunicazione e diffusione dei dati

I dati personali non saranno comunicati a terzi, né diffusi, salvo quanto necessario per adempiere a obblighi normativi o per garantire il corretto funzionamento del servizio di newsletter (es. piattaforme di invio e gestione email). I dati raccolti tramite Google Analytics vengono trattati da Google LLC, in conformità con le sue policy.

Responsabile del trattamento

Il responsabile del trattamento è la segreteria dell’Associazione, contattabile all’indirizzo email: 📧 segreteria@identitaeuropea.it

Diritti dell’interessato

L’utente ha il diritto di:

  • Revocare il consenso prestato in qualsiasi momento
  • Accedere ai propri dati personali
  • Chiederne la rettifica o la cancellazione
  • Opporsi al trattamento o richiedere la limitazione dello stesso
  • Presentare reclamo all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali

Le richieste vanno inviate a: 📧 segreteria@identitaeuropea.it

Modifiche alla presente informativa

L’Associazione si riserva il diritto di apportare modifiche alla presente informativa. Le eventuali modifiche saranno pubblicate su questa pagina del sito web.

Contatti

Per qualsiasi informazione relativa alla presente informativa, è possibile contattare l’Associazione ai seguenti recapiti:

📍 Sede: Corso d’Augusto 76 – 47921 Rimini 📧 Email: segreteria@identitaeuropea.it

 

Nessun Risultato
Vedi tutti i risultati
  • L’Associazione
    • Chi siamo
    • Cos’è Identità Europea
    • Il progetto
    • Il Manifesto
    • Il Simbolo
  • Diventa Socio
    • Info per iscriverti
  • Notizie
    • Articoli
    • Editoriali
    • Erasmo da Rotterdam
    • Notizie dalle aree
    • Rassegna Stampa
  • Eventi
    • Incontri
    • Mostre
    • Seminari e Convegni
  • Progetti in Corso
    • Le Marche e l’Oriente
    • Alterfestival
  • Video
    • Canale YouTube
    • Video Corsi
  • Contatti

© 2025 Identità Europea - Tutti i diritti riservati

Questo sito fa uso dei cookies. Continuando nella navigazione acconsenti all'uso dei cookies. Per saperne di più visita la nostra Privacy Policy.