Identità Europea
  • L’Associazione
    • Chi siamo
    • Cos’è Identità Europea
    • Il progetto
    • Il Manifesto
    • Il Simbolo
  • Diventa Socio
    • Info per iscriverti
  • Notizie
    • Articoli
    • Editoriali
    • Erasmo da Rotterdam
    • Notizie dalle aree
    • Rassegna Stampa
  • Eventi
    • Incontri
    • Mostre
    • Seminari e Convegni
  • Progetti in Corso
    • Le Marche e l’Oriente
    • Alterfestival
  • Video
    • Canale YouTube
    • Video Corsi
  • Contatti
Identità Europea
  • L’Associazione
    • Chi siamo
    • Cos’è Identità Europea
    • Il progetto
    • Il Manifesto
    • Il Simbolo
  • Diventa Socio
    • Info per iscriverti
  • Notizie
    • Articoli
    • Editoriali
    • Erasmo da Rotterdam
    • Notizie dalle aree
    • Rassegna Stampa
  • Eventi
    • Incontri
    • Mostre
    • Seminari e Convegni
  • Progetti in Corso
    • Le Marche e l’Oriente
    • Alterfestival
  • Video
    • Canale YouTube
    • Video Corsi
  • Contatti
Identità Europea
Nessun Risultato
Vedi tutti i risultati

Il federalismo, il contrattualismo, la Catalunya e l’Europa. di Andrea Fiamma

27 Novembre 2012
in Articoli, Rassegna Stampa

A tenere banco nella politica europea degli ultimi giorni, illusa di poter accantonare per qualche istante le annose questioni del debito degli Stati, sono state di certo le elezioni in Catalunya, la calda regione dal sogno autonomista. Ben s’intende che le attenzioni rivolte a questo caratteristico spicchio della Spagna non sono state concentrate in virtù del loro oggettivo peso politico nello scacchiere europeo – ancorché si tratti della regione della florida Barcellona -, quanto, piuttosto, per la partita politica autonomista, che i due movimenti “Convergència i Unió” stanno oramai giocando da qualche anno. Nelle intenzioni del presidente Artur Mas, le elezioni anticipate catalane avevano difatti il senso di costruire un’ampia maggioranza autonomista, persino maggiore di quella ottenuta nel 2010, per giungere così ad un impatto più efficace al referendum sull’independencia della Catalunya, previsto per il 2014. Alla luce dei risultati ottenuti nella giornata di ieri, l’obiettivo pare centrato a metà, perché per un verso i seggi separatisti conquistati sono stati meno del previsto – al punto che il giornale spagnolo El Mundo intitola Batacazo (caduta) per i sogni di Mas -, per l’altro, invece, studiando la composizione dei nuovi seggi, si nota che gli indipendentisti radicali sono aumentati nettamente, come osserva d’altronde Gilberto Oneto su L’indipendenza. Complessivamente, dunque, la causa federalista procede a piccoli passi in Spagna e anche in molte altre nazioni europee, compresa l’Italia, dove è stato promosso nel mese scorso un referendum per l’indipendenza del Veneto.

Prima di reimmergerci nella logiche dell’asse Berlino-Parigi, questi respiri profondi di politica portano il segno della questione autonomista che si trova a confrontarsi con l’orizzonte europeo, forse per la prima volta con un pari impatto. In altri termini soprattutto in questi giorni di vacche magre l’Europa di Maastricht, il centralismo burocratico e i problemi connessi alla moneta unica, da un lato, vengono a stridere con l’autodeterminazione dei popoli, con le molteplici radici culturali d’Europa e con le “resistenze” manifestate dalle “piccole patrie” che rifiutano di amalgamarsi al blocco monolitico di Bruxelles. La possibilità dell’Europa dei popoli passa ora dunque per la contraddizione solenne celebrata ogni giorno in sede europea, per la Troika e per la BCE. Non è allora un caso se una parte consistente di questi movimenti autonomistici ponga dualisticamente le due vie, improntando una battaglia senza tregua contro l’orizzonte comune europeo: “o loro, o noi” – sembrano gridare, tra populismo e lecite rivendicazioni, esasperando i toni di una contraddizione ben presente ai padri dell’Europa unita e che prende il nome di “Europa politica”.

Entro questo complesso scenario glocale – cioé, al contempo, globale (europeo) e locale (territoriale) – si affaccia l’ipotesi della riscoperta di una tradizione federalista presente nel pensiero politico moderno, che fatalmente ha avuto la sfortuna di trovarsi spesso ad essere una “minoranza” nei momenti cardinali della Storia d’Europa e soprattutto d’Italia. Dall’oscurato Cattaneo nel Risorgimento – quando si decise il centralismo piemontese alle spese del Regno delle Due Sicile – fino alle vicende recenti della Lega Nord, il federalismo ha avuto sempre la peggio, a volte ostacolato dalle concezioni forti dello Stato, tipiche del “secolo breve” delle ideologie, altre volte accantonato per puro quieto vivere da politici che, con ghigno pragmatico, hanno preferito tenere il potere accentrato nelle mani di una struttura unica anziché disperderlo nelle tante eccezioni autonomiste; e poi contro hanno giocato immancabilmente gli interessi di bottega e le contrapposizioni strumentali al potere che hanno sempre contribuito a rappresentare agli italiani una politica divenuta una forma di guerra civile: destra adversus sinistra.

Ad uscire fuori dagli schemi e a tratteggiare il sogno dell’Europa unita nel segno dei popoli liberi, vi furono tuttavia grandi personaggi e punti di riferimento del pensiero filosofico. Gianfranco Miglio, ad esempio, contribuì in maniera decisiva ad accreditare un certo filone di pensiero federalista, sempre minoritario agli occhi dell’opinione pubblica, in maniera appunto trasversale tra la destra e la sinistra partitiche (prescindendo da quello che sarà poi la Lega Nord); esso affonda le radici nel contrattualismo di Hobbes e in Carl Schmitt, di cui Miglio fu autorevole studioso e traduttore. Negli anni ’90 le dottrine sulla fine dello Stato e sulla necessità di rivolgersi a sistemi pre-moderni attirarono, difatti, anche parte del mondo culturale della sinistra, tra cui Massimo Cacciari (ritratto in foto proprio con Miglio), che ripetutamente affronta la “questione settentrionale” senza però trovare fortuna dell’alveo dei democratici di sinistra e poi del futuro Partito Democratico – fattore che in tempi recenti portò Cacciari a fondare il movimento politico Verso Nord.

Nostra convinzione è che nel contesto dell’Europa attuale il recupero di determinate posizioni possa contribuire a riformare l’Europa di Bruxelles in senso democratico e autonomista: la sfida che queste correnti politiche contribuiscono ad interpretare è oggi proprio quella di trasformare il fattore dell’identità comunitaria pre-politica (per dirla con Schmitt) in un fattore di coesione. Federare significa unire e non dividere allorquando si percepisca l’orizzonte europeo non come un Leviatano oppressore ma come il presupposto dell’unità e del riconoscimento delle molteplicità particolari. Nella dialettica Uno-Molti s’assomma dunque il nodo filosofico dell’Europa (come insegna anche Cacciari in Geofilosofia dell’Europa) – a patto che quei “molti” interpretino realmente delle identità comunitarie, come nel caso della Catalunya (ma meno del Veneto), e non dei confini posti “positivamente” sulla mappa; a patto cioè che l’aggregato dei Molti accada in virtù di una complessità di identità che vengono a formare un orizzonte comune e non soltanto per un mero “calcolo” economico sull’immediato presente, che farebbe cadere il federalismo nell’indifferentismo etico e nel pragmatismo politico – prospettiva di certo lontana dai sogni dell’Europa dei popoli. Rileggere questi autori significa quindi saper affrontare il futuro dell’Europa con un piglio nuovo, contribuendo ad una legittimazione popolare e alla libertà, anche economica, dei popoli – troppo spesso mancata a causa dell’onni-pervasività degli Stati novecenteschi. L’occasione, da non lasciarsi sfuggire, è quindi ghiotta: costruire un’Europa leggera che sappia essere medium ordinatore tra le varie tradizioni della multiversa cultura europea

Articolo Precedente

Tolkien e dintorni. Incontri, Arte, Parole e Musica sul Fantastico

Articolo Successivo

Vienna 2012: nostalgia per qualcosa che deve venire. di Luigi F. Pedrone

ARTICOLI CORRELATI

Ascolta, Israele: ferma il massacro. Di Franco Cardini.
Articoli

Ascolta, Israele: ferma il massacro. Di Franco Cardini.

4 Giugno 2025
Chi decide il futuro degli Europei? Di Jànos Bòka*
Articoli

Chi decide il futuro degli Europei? Di Jànos Bòka*

12 Maggio 2025
I risultati del nostro “Progetto Gaza” (ottobre 2024 – marzo 2025)
Articoli

I risultati del nostro “Progetto Gaza” (ottobre 2024 – marzo 2025)

24 Aprile 2025
Il Conflitto dello stretto di Taiwan: origini storiche, sviluppo e prospettive future. Venezia, 23 febbraio 2024.
Seminari e Convegni

Il Conflitto dello stretto di Taiwan: origini storiche, sviluppo e prospettive future. Venezia, 23 febbraio 2024.

20 Febbraio 2024
Solidarietà con i Cristiani di Gaza e Cisgiordania.
Articoli

Solidarietà con i Cristiani di Gaza e Cisgiordania.

22 Dicembre 2023
Presentazione del testo “Mediterraneo. Ritorno al Centro del Mondo”. Padova, 9 dicembre 2023, ore 17.30
Seminari e Convegni

Presentazione del testo “Mediterraneo. Ritorno al Centro del Mondo”. Padova, 9 dicembre 2023, ore 17.30

21 Novembre 2023
Articolo Successivo

Vienna 2012: nostalgia per qualcosa che deve venire. di Luigi F. Pedrone

DOMUS EUROPA

Nessun Risultato
Vedi tutti i risultati

VIDEO

Maurizio Boni - La guerra Russo-ucraina.

Andrea Zhok - Il Senso dei Valori. Rimini 22/02/2025

❗️❗️❗️ Adolfo Morganti - Tesseramento Identità europea 2025

ARTICOLI RECENTI

Università d’Estate di Identità Europea – XXX Edizione: SGUARDI SU UN MONDO POSSIBILE 2 – DALLE CENERI DELL’EUROPA. 5/6 settembre 2025.

Università d’Estate di Identità Europea – XXX Edizione: SGUARDI SU UN MONDO POSSIBILE 2 – DALLE CENERI DELL’EUROPA. 5/6 settembre 2025.

11 Giugno 2025
Ascolta, Israele: ferma il massacro. Di Franco Cardini.

Ascolta, Israele: ferma il massacro. Di Franco Cardini.

4 Giugno 2025
𝐋𝐄 𝐌𝐀𝐑𝐂𝐇𝐄 𝐄 𝐋’𝐎𝐑𝐈𝐄𝐍𝐓𝐄 – 𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐓𝐮𝐜𝐜𝐢©. Macerata 5 giugno 2025, ore 17.00

𝐋𝐄 𝐌𝐀𝐑𝐂𝐇𝐄 𝐄 𝐋’𝐎𝐑𝐈𝐄𝐍𝐓𝐄 – 𝐆𝐢𝐮𝐬𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐓𝐮𝐜𝐜𝐢©. Macerata 5 giugno 2025, ore 17.00

20 Maggio 2025
Identità Europea

Identità Europea

Associazione Identità Europea
Corso d'Augusto 76 - 47921 - Rimini
CF 91053380407 - P.IVA 04385260403

segreteria@identitaeuropea.it
  • Home
  • Chi siamo
  • Diventa socio
  • Articoli
  • Contatti
  • Privacy Policy

© 2025 Identità Europea - Tutti i diritti riservati

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Ultimo aggiornamento: 26.03.2025

Identità Europea – Associazione Identità Europea (di seguito, “l’Associazione”), con sede in Corso d’Augusto 76 – 47921 Rimini, codice fiscale 91053380407, partita IVA 04385260403, è titolare del trattamento dei dati personali ai sensi del Regolamento UE 2016/679 (“GDPR”).

Finalità del trattamento

I dati personali raccolti attraverso il modulo di iscrizione alla newsletter presente sul sito https://www.identitaeuropea.it saranno trattati esclusivamente per:

  • Inviare comunicazioni informative relative alle attività dell’Associazione, iniziative, eventi o aggiornamenti di interesse coerente con le finalità statutarie.
  • Analizzare il traffico e il comportamento degli utenti sul sito, tramite Google Analytics, in forma aggregata e anonima.

Tipologie di dati trattati

L’Associazione tratta i seguenti dati personali forniti volontariamente dall’utente:

  • Indirizzo email (obbligatorio per l’iscrizione alla newsletter)
  • Eventuali dati raccolti in forma automatica tramite strumenti di analisi (es. indirizzo IP, tipo di browser, sistema operativo, durata della visita, pagine visitate)

Base giuridica del trattamento

Il trattamento dei dati personali si basa su:

  • Il consenso espresso dell’utente per l’iscrizione alla newsletter (art. 6, par. 1, lett. a, GDPR)
  • Il legittimo interesse dell’Associazione a migliorare la fruibilità e la performance del sito, tramite strumenti di analisi statistica aggregata (art. 6, par. 1, lett. f, GDPR)

Modalità del trattamento

I dati personali sono trattati in forma elettronica, adottando misure tecniche e organizzative adeguate per garantire la sicurezza, l’integrità e la riservatezza dei dati.

Comunicazione e diffusione dei dati

I dati personali non saranno comunicati a terzi, né diffusi, salvo quanto necessario per adempiere a obblighi normativi o per garantire il corretto funzionamento del servizio di newsletter (es. piattaforme di invio e gestione email). I dati raccolti tramite Google Analytics vengono trattati da Google LLC, in conformità con le sue policy.

Responsabile del trattamento

Il responsabile del trattamento è la segreteria dell’Associazione, contattabile all’indirizzo email: 📧 segreteria@identitaeuropea.it

Diritti dell’interessato

L’utente ha il diritto di:

  • Revocare il consenso prestato in qualsiasi momento
  • Accedere ai propri dati personali
  • Chiederne la rettifica o la cancellazione
  • Opporsi al trattamento o richiedere la limitazione dello stesso
  • Presentare reclamo all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali

Le richieste vanno inviate a: 📧 segreteria@identitaeuropea.it

Modifiche alla presente informativa

L’Associazione si riserva il diritto di apportare modifiche alla presente informativa. Le eventuali modifiche saranno pubblicate su questa pagina del sito web.

Contatti

Per qualsiasi informazione relativa alla presente informativa, è possibile contattare l’Associazione ai seguenti recapiti:

📍 Sede: Corso d’Augusto 76 – 47921 Rimini 📧 Email: segreteria@identitaeuropea.it

 

Nessun Risultato
Vedi tutti i risultati
  • L’Associazione
    • Chi siamo
    • Cos’è Identità Europea
    • Il progetto
    • Il Manifesto
    • Il Simbolo
  • Diventa Socio
    • Info per iscriverti
  • Notizie
    • Articoli
    • Editoriali
    • Erasmo da Rotterdam
    • Notizie dalle aree
    • Rassegna Stampa
  • Eventi
    • Incontri
    • Mostre
    • Seminari e Convegni
  • Progetti in Corso
    • Le Marche e l’Oriente
    • Alterfestival
  • Video
    • Canale YouTube
    • Video Corsi
  • Contatti

© 2025 Identità Europea - Tutti i diritti riservati

Questo sito fa uso dei cookies. Continuando nella navigazione acconsenti all'uso dei cookies. Per saperne di più visita la nostra Privacy Policy.