CONVEGNO
IL COMPIMENTO DI UN SOGNO
L’UNITÀ ITALIANA A 150 ANNI DALLA SUA PROCLAMAZIONE
venerdì 13 maggio, ore 21
Sala Galmozzi (ex Consiliare) di BERGAMO, via Tasso 4
Interverranno:
Elena Bianchini Braglia
Alberto Rosselli
Marco Cimmino
Di fronte ad un fenomeno lungo, complesso e controverso, come il Risorgimento italiano, pretendere di detenere la verità storica sembrerebbe ridicolo, oltre che presuntuoso. Tuttavia, il sistema più sicuro per cercare, se non altro, di avvicinarsi ad una ricostruzione credibile di quella materia tanto vasta e proteiforme, è quello di confrontare le differenti letture degli eventi. In un certo senso, superare la “vulgata” attraverso il rispetto di tutte le “vulgate”. Si chiama storia comparativa, ed è l’esatto contrario di quello che fanno quegli studiosi che pensano di avere la verità in tasca: il che non è mai il miglior viatico per un approccio scientifico alla storia. Con questo spirito, si è organizzato il convegno: Il compimento di un sogno. L’unità italiana a 150 anni dalla sua proclamazione. Che rientra nelle iniziative promosse dal Comune di Bergamo per la celebrazione del 150° anniversario della fondazione del Regno d’Italia ed è organizzato dall’ Associazione Sviluppo Società Civile di Bergamo. Non ci si lasci ingannare dal titolo, che sembra descrivere un quadro oleografico e rasserenante: un sogno rimane tale, finchè non ottiene densità corporea. E di che sostanza si sia materiato questo sogno, parleranno i tre relatori della serata: storici certamente non conformisti, per formazione e per metodo. Si tratta di Elena Bianchini Braglia, esperta di Risorgimento nei ducati dell’Emilia e nello Stato della Chiesa, di Alberto Rosselli, che parlerà del coinvolgimento coatto di Genova nell’epopea risorgimentale e, infine, di Marco Cimmino, che delineerà un quadro sinottico delle possibili letture del fenomeno del Risorgimento, con particolare riguardo a Bergamo e ai Bergamaschi. Chi, pertanto, fosse interessato a sentire parlare di Risorgimento in termini alquanto originali, rispetto all’approccio più tradizionale e meramente celebrativo, è invitato alla sala Galmozzi (ex consiliare) di via Tasso 4, venerdì 13 maggio, alle ore 21. Si tratta, certamente, di un’occasione interessante per rileggere questo anniversario in un’ottica più attuale e meno pregiudiziale di quanto non si faccia di solito. Perché celebrare una ricorrenza della nostra storia significa, soprattutto, cogliere una grande occasione per riflettere sulle nostre radici e sulla nostra tradizione: è di lì, in fondo, che inizia il nostro futuro.