
LIBERO COMITATO NNN (“Non in Nostro Nome”)
Donne e uomini liberi in lotta contro la tirannide turbocapitalista
Circolare n. 1, 21 settembre 2025
Cari Amici,
all’indomani dell’articolo Non in mio nome, pubblicato da Franco Cardini su “Il Fatto Quotidiano” del 3 settembre scorso, e dell’appello del Libero Comitato NNN pubblicato sul medesimo quotidiano in data 16 settembre, molte sono state le chiamate telefoniche e le firme di adesione pervenuteci.
Intanto, la situazione internazionale si è ulteriormente aggravata, sia sul “fronte caldo” russo-ucraino, sia in Palestina, dov’è in atto il primo passo dell’evidente disegno di Netanyahu e dei suoi complici teso alla costituzione di un “Grande Israele” e alla sua destinazione funzionale strategica quale testa di ponte di una nuova fase aggressiva promossa dall’attuale governo statunitense e dall’organizzazione NATO che – ricordiamolo – se mai ha avuto carattere difensivo, ne ha assunto da almeno un trentennio uno a carattere offensivo che richiederebbe quanto meno una riformulazione dell’originario patto costitutivo (il cosiddetto “Patto Atlantico”).
Allo stato attuale, la NATO è un organismo costituito dagli USA e da alcuni stati europei e militarmente agli ordini, per statuto, di un ufficiale generale statunitense che ha giurato fedeltà al presidente del suo paese. La situazione degli altri stati componenti l’alleanza è formalmente quella di alleati con un ruolo nella sostanza decisamente subordinato. Non c’è bisogno di essere “sovranisti” per rendersi conto che ciò è assolutamente inaccettabile. La NATO è alleanza di governi e di stati, non di popoli. In un paese democratico, tale condizione dovrebbe quanto meno essere legittimata da un referendum popolare: cosa della quale nessun parlamento dei paesi europei aderenti al patto NATO ha mai fatto parola. In Italia come nel resto d’Europa (con qualche eccezione, come la Spagna) i media sono quasi totalmente asserviti al sistema di potere politico dei loro rispettivi paesi, a sua volta succube del deep government egemonizzato dalle grandi lobbies industriali, imprenditoriali e finanziarie.
Anche in Italia come altrove, lo iato tra il “paese legale” sostenuto dai ceti egemoni e dai loro CEO(Chief Executive Officers) e il “paese reale” dei ceti subalterni si sta facendo sempre più netto e duro: lo prova la disaffezione dei cittadini rispetto alle competizioni elettorali con la sua altissima percentuale di non-votanti e di voti considerati nulli. Frattanto, però, la situazione internazionale scivola verso un vero e proprio stato di guerra: e in Italia tutto quel che il titolare del dicastero della Difesa può e sa dire a tutela della volontà popolare di pace – che si esprime in mille modi, ormai anche sulle piazze – è che “il paese non è ancora preparato” all’ingresso nel conflitto: il che vuol dire letteralmente che il governo si sta preparando e, appena pronto, lo farà.
La situazione è intollerabile e noi non siamo disposti a tollerarla. Ma la voce del popolo è ancora debole e incerta. Cominciamo a prepararla per rafforzarsi e imporsi. I liberi cittadini riuniti nel Comitato NNN (“Non in Nostro Nome”) debbono cominciare a contarsi e a uscire allo scoperto. Noi non intendiamo fondare alcun partito né alcun “fronte”. Non fino ad oggi. Ci limitiamo a chiedervi un movimento volontario e spontaneo espresso da una semplice frase, da un semplice gesto: “NNN. Non in Nostro Nome”. Pronunziatelo e scrivetelo dovunque vi càpita: inviate messaggi alla stampa e alle centrali mediatiche a cominciare da reti e canali televisivi; scrivete lettere ai giornali, telefonate ai centri diffusori delle notizie, gridatelo in coro durante le manifestazioni e dovunque ne scorgiate l’opportunità.
Noi abbiamo attualmente una pagina Facebook e un indirizzo: usateli per contattarci e per coordinarci. Il Comitato non ha sedi: ogni libero cittadino ne è un nucleo costitutivo. Quando vi troverete fra amici in un certo numero (bastano due-tre persone) fondate un gruppo autonomo e denominatelo semplicemente con il vostro comune di residenza e una parola convenzionale; quindi sceglietevi un codice e informateci via e-mail dell’avvenuta costituzione. Per accordi e distribuzione di materiale pubblicitario, contattateci. Fate girare il più possibile il testo di questa circolare.
Facciamo nostro il motto di Don Giovanni nell’omonima opera mozartiana: “È aperto a tutti quanti. Viva la Libertà”.
Per aderire: noninnostronome@outlook.it
Dal sito: www.francocardini.net











