CARLO ALIANELLO – LA VOCE DEI VINTI
La vita, la lotta, la scrittura: un documentario inedito e prezioso!
Regia a cura di Rosso Fiorentino, Musiche originali di Mario Rivera.
Con due interviste di Gennaro Grimolizzi a Franco Cardini e Adolfo Morganti.
Edizioni Il Cerchio. In collaborazione con Identità Europea.
più di 50 minuti di materiali video inediti, box rigido con copertina a 4 colori, € 14,00
Fino al 25 aprile 2013, sconto 20% (€ 11,20)
solo per acquisti con pagamento anticipato tramite bonifico bancario!
(ed in più spese postali ridotte, solo € 4,50 da una a cinque copie!)
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Per saperne di più:
Il primo aprile del 1981 moriva Carlo Alianello, scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, rimasto a lungo nell’ombra perchè considerato poco rispettoso delle patrie memorie, mentre solo di recente la critica lo ha rivalutato apprezzandolo come uno dei maggiori Autori del novecento italiano.
Carlo Alianello viene infatti considerato il capostipite del revisionismo risorgimentale e le sue opere più celebri (L’eredità della Priora, Soldati del Re, La Conquista del Sud, L’Alfiere…) sono da decenni un punto di riferimento per gli studiosi e per tutto il “rinascimento meridionale”.
In veste di sceneggiatore collaborò con registi del calibro di Luchino Visconti, Augusto Genina, Roberto Rossellini e Anton Giulio Majano, il quale si ispirò alle sue opere per la realizzazione di sceneggiati televisivi rimasti celebri (L’Alfiere, L’eredità della Priora).
L’obbiettivo storico, culturale e narrativo di Carlo Alianello, per seguito con grande coerenza per tutta una vita, è la rivisitazione del processo risorgimentale con particolare riguardo all’invasione del Regno delle Due Sicilie, colto come un momento drammatico nel quale una potenza straniera occupa uno stato sovrano.
Nei suoi scritti Alianello, distinguendosi per il suo tono tagliente e dissacrante, accusò i vincitori di manipolazione storica, ma senza rinnegare il fatto compiuto dell’unificazione, con l’unico scopo di chiarire come si svolse il processo di unificazione e di rivendicare la dignità delle genti del Meridione d’Italia.
Il documentario si articola tra vita privata, produzione narrativa e significato storico-politico dell’opera dell’autore, raccontando la sua vicenda umana e letteraria, recandosi nei luoghi da egli vissuti e descritti, in particolare nella sua amatissima Lucania.
Privo di una propria voce recitante, l’opera affida la narrazione ai numerosi intervistati, soprattutto a quattro dei suoi figli e a diversi studiosi che, da punti di vista diversi e a tratti contrapposti, affrontano i vari aspetti della complessità dello scrittore, quello letterario, quello storico-politico, quello prettamente linguistico, quello religioso, la vita privata.