“La cosa più saggia al mondo è gridare prima di essere stati feriti.
Non ha senso gridare dopo.
Specialmente dopo essere stati feriti mortalmente…
E’ vitale resistere a una tirannia prima che questa esista.
Non è una risposta dire, con distaccato ottimismo, che il pericolo è solo nell’aria:
il colpo di un’accetta si può parare solo mentre è ancora in aria”...
G. K. Chesterton
San Martino in Rio, 25 marzo 2013, San Disma, il buon ladrone
Persone sagge ci avevano avvisato da tempo: “Le persecuzioni in occidente non avverranno con spargimento di sangue, avverranno per via amministrativa”.
A Bologna il 26 maggio prossimo verrà realizzato un referendum che vuole mettere in discussione il diritto delle scuole pubbliche paritarie dell’infanzia di ricevere un contributo da parte del Comune.
Non si tratta di una questione locale, ma di una battaglia il cui esito (se fosse sfavorevole alle scuole paritarie) diventerebbe un precedente pericoloso per tutti.
Anche per Reggio Emilia, anche per la nostra Scuola Materna Parrocchiale Regina Pacis.
La libertà di educazione verrebbe così castrata senza modificare nessuna legge:
– togliere i finanziamenti significa infatti alzare le rette,
– alzare le rette significa che le famiglie a basso reddito non possono più scegliere la scuola che desiderano,
– se le famiglie non sono più in grado di sceglierci per motivi economici, perderemo utenza,
– perdere utenza significa dissestare i bilanci,
– dissestare i bilanci significa chiudere,
– chiudere significa che l’utenza deve essere presa in carico dallo Stato o dall’ente locale
– e il tutto si conclude con un ulteriore aggravio della spesa pubblica.
Sabato 23 marzo è stato presentato il “Manifesto a favore del sistema pubblico integrato bolognese della scuola dell’Infanzia”, redatto e promosso da un gruppo di personalità della città di Bologna.
Vi invito a visitare il sito www.referendumbologna.it per leggere il manifesto e soprattutto per FIRMARLO.
Per favore, rilanciate questa mail a tutti i vostri indirizzi.
Grazie a chi vorrà aderire
Giovanni Lazzaretti