I VILI LIBICI – Gli abitanti di Tripoli, infuriati dalla notizia che le bombe umanitarie della Nato avevano appena ucciso il più giovane dei figli di Gheddafi e i suoi tre bambini, hanno assalito le ambasciate dei paesi occidentali, inclusa quella dell’Italia, per altro vuota. Il nostro ministro degli esteri, l’ineffabile Frattini, ha parlato di vile aggressione. Nessun commento invece sull’uccisione di tre bambini, il più piccolo dei quali di appena tre anni. Evidentemente, trattandosi di discendenti del malvagio Gheddafi, la cui stirpe deve essere sradicata dalla faccia della terra, un nobile gesto. E anche, secondo i bombardieri della Nato, un obiettivo militare.
UN ALTRO VIGLIACCO – Mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, vescovo cattolico di Tripoli, ha definito senza senso la guerra della Nato e dell’Italia contro la Libia e “folle” i bombardamenti con bombe “intelligenti” che dovrebbero distruggere obiettivi militari e invece colpiscono ovunque. Per le strade – ha detto – si vedono donne e bambini in lacrime e in questi giorni, molte donne musulmane sono entrate in chiesa piangendo, chiedendo l’intervento del papa affinché ponga fine al conflitto. Questo indegno sacerdote cattolico si è spinto fino a criticare anche il governo italiano, che, dopo aver appoggiato per anni Gheddafi e il suo regime, ha deciso di partecipare alle azioni di bombardamento, e ne ha auspicato le sollecite dimissioni, perché se la guerra continuerà potrebbero scavarsi fossati incolmabili fra la popolazione libica e quella italiana, con conseguenze imprevedibili. Vigliacco e leghista.
GLASNOST DEMOCRATICA – Il presidente Obama ha appena iniziato la campagna elettorale per la rielezione e le televisioni di tutto il mondo hanno mostrato il certificato che ne garantirebbe la nascita in territorio americano e, pochi giorni dopo, con immenso clamore, uno sfigurato cadavere che dovrebbe certificare l’eliminazione del nemico pubblico numero 1: Osama bin Laden. Quali che siano i fatti sottostanti, la foto del morto è un falso riconosciuto, quanto al certificato molti esperti lo ritengono un fotomontaggio.
IL CASO SIRIA – “Diciamolo chiaramente: non vogliamo che si ripeta anche in Siria quello che gli americani hanno combinato in Iraq”. Così si conclude la risposta data da Mons. Antoine Audo, vescovo caldeo di Aleppo, nel corso dell’intervista sulla situazione attuale siriana alla domanda se, invece di reprimere con violenza le proteste, non sarebbe meglio rendere la Siria un Paese compiutamente democratico: “Certo, ma questo richiede tempo. Ogni Paese ha la propria strada verso la democrazia. Dagli Stati Uniti abbiamo ascoltato molte parole su democrazia e libertà in Iraq, ma poi abbiamo visto bene gli esiti della democrazia e delle libertà americane in un Paese distrutto. E i primi a perderci sono stati i cristiani iracheni.”.
DEMOCRAZIA – Il 72% degli italiani (dati del governo) è decisamente contrario alla guerra in Libia. Il 90% dei parlamentari è favorevole. La guerra continua.
SOSTITUZIONI – Il Ministro della guerra La Russa giura sulla “intelligenza” delle bombe italiane. Se gli crediamo non resta che metterne una al suo posto.
CELODURISMO – Dopo l’approvazione da parte della Camera dei deputati della mozione inizialmente predisposta dalla Lega, furibonda per essere essere stata bypassata e per nulla convinta della bontà dei bombardamenti italiani in Libia, Bossi ha esaltato la conferma del “celoduriasmo” leghista. In realtà dopo le modifiche concordate coi “berluscones” del Pdl nulla cambia e,esattamente come prima, non c’è nessuna data certa per la fine dei bombardamenti. Celoduriasmo alquanto ammosciato.
PROGRESSISTI DI IERI E DI OGGI – “Mi si dirà, magari, che questi signori non insegnano affatto a commettere scelleratezze; che se, per esempio, Strauss[1] odia Cristo, e si è posto come scopo di tutta la propria vita quello di dileggiare e vituperare il cristianesimo, tuttavia egli adora l’umanità nel suo complesso, e la sua dottrina non potrebbe essere più elevata e più nobile. Può darsi benissimo che sia proprio così, e che gli scopi di tutti i moderni capi del pensiero progressista europeo siano umani e sublimi, ma d’altra parte a me sembra fuor di dubbio che, se lasciaste a tutti questi maestri contemporanei la piena possibilità di distruggere la vecchia società e ricostruirla a nuovo, ne verrebbe fuori una tale tenebra, un tale caos, qualcosa di talmente volgare, cieco, e inumano, che tutto l’edificio crollerebbe sotto le maledizioni dell’umanità prima di essere compiuto“ (Fedor Dostoevskij).
Francesco Mario Agnoli
[1] Non si tratta di uno dei compositori e nemmeno del filosofo tedesco statunitense Leo Strauss, ma del teologo e filosofo ateo David Friedrich Strauss (1808-1874).