I FOLLI PENSIERI DI ERASMO DA ROTTERDAM – 21 NS

PRECEDENTI – Nelle democrazie parlamentari le crisi di governo si aprono in parlamento. Da un po’ di tempo in Italia si fa diversamente: basta un incontro fra il presidente del Consiglio dimissionario e il presidente della Repubblica senza nemmeno, a cose fatte, il cosiddetto “passaggio parlamentare”. Il Parlamento ne prende implicitamente atto quando vota la fiducia al governo che deve sostituire quello sparito. Così è stato per Berlusconi e Monti. Tuttavia prima di Letta non si sapeva di dimissioni deliberate e definite dalla direzione di un partito politico. Il precedente più illustre risale al 7 luglio 1943, quando il Gran Consiglio del fascismo sfiduciò Mussolini.

BERLUSCONI – Le nomine del presidente del Consiglio da opzioni di Napolitano o da primarie del PD hanno aperto nella democrazia parlamentare un buco grande come un grattacielo. Berlusconi, da quel volpone che è, si è affrettato a infilarvisi e a ricordare a tutti di essere l’ultimo presidente eletto del popolo. Sarà un pregiudicato, ma è così.

FIAT – Ha preso nazionalità anglo-olandese, ma niente da fare. Per Moody’s almeno per il momento rimane italiana. Quindi la declassa.

PANORAMA ITALICO - John Elkann è un povero imbecille, Della Valle un nano, Alfano un utile idiota, Berlusconi irriconoscibile, i suoi consiglieri idioti. inutili Per forza il paese è allo sbando.

ONU – Il ministro degli esteri italiano, Emma Bonino, si è rivolta all’ONU per avere appoggio contro l’India nell’interminabile vicenda dei due “marò”. Il segretario dell’ONU Ban Ki-Moon ha risposto che si tratta di un affare bilaterale. Un modo cortese (più o meno) per dire: “Arrangiatevi, non rompete. L’ONU ha cose più importanti da fare”. Per esempio attaccare la Chiesa cattolica, che non vuole riconoscere ai bambini il diritto di venire abortiti.

BENSERVITO – Il PD “ringrazia il presidente del Consiglio per il notevole lavoro svolto alla guida del governo”. Tanto notevole che lo manda a casa.

SCOZIA – Presto la Scozia sarà chiamata votare per la secessione dall’Inghilterra. L’establishment europeo sembra contrario. Difatti il presidente della Commissione europea, Barroso, si è affrettato a dichiarare “estremamente difficile, se non impossibile” un’adesione di Edimburgo all’Ue in caso di indipendenza dal Regno Unito. Il vice primo ministro scozzese Nicola Sturgeon ha definito “assurde” le dichiarazioni del numero uno dell’esecutivo di Bruxelles. Assurde o no una ragione in più a favore del’indipendenza.

DEMOCRAZIA – In Italia non si vota più per il governo nazionale. Le elezioni sono state sostituite dalle primarie del PD. Il cittadino italiano che vuole esercitare il diritto di voto deve pagare due euro alla cassa del partito e concorrere col voto di chi cittadino non è.

Francesco Mario Agnoli

I FOLLI PENSIERI DI ERASMO DA ROTTERDAM – 20 NS -

RENZI-LETTA – Un tempo i padroni davano ai domestici gli otto giorni. Renzi, il nuovo padrone del PD, ne ha concessi quindici a  Letta.

PROTEZIONE DEI FANCIULLI -  Da Ginevra il comitato dell’ONU preposto alla tutela dei diritti dei fanciulli ha intimato al Vaticano di non opporsi più al libero aborto.  L’ONU vuole tutelare il diritto dei fanciulli a essere abortiti.

RITORNI – Nel 1923  Giacomo Acerbo, sottosegretario di Mussolini,  propose al Parlamento, che poi il 23 novembre dopo aspra discussione approvò (votarono a favore anche i popolari, tranne don Sturzo, e alcuni liberali) , una nuova legge elettorale che stabiliva un premio di maggioranza al partito che avesse raggiunto almeno il 25% dei voti.  Il nuovo “Italicum” (o “bastardellum”)  voluto  dal duo Renzi-Berlusconi  innalza la soglia  per il premio  al 37%, ma fissa  anche delle soglie minime per la rappresentanza  in parlamento non previste invece dalla legge Acerbo, che, a differenza dell’Italicum, che li vuole del tutto fuori, intendeva riservare  ai partiti minori quanto meno il cosiddetto “diritto di tribuna”. Mussolini-Acerbo più democratici di Renzi Berlusconi?

PREGIUDICATI -  La Procura della Repubblica di Torino ha chiesto la condanna di Beppe Grillo a nove mesi di reclusione per violazione,  in concorso con i No Tav, di sigilli in Val di Susa. Altre Procure lo hanno iscritto nel registro degli indagati per incitamento delle forze dell’ordine alla disobbedienza in occasione delle proteste dei “forconi”. Beppe Grillo ha già subito almeno una condanna, ma per reati colposi, adesso è a rischio  di diventare un autentico pregiudicato e di entrare così a far parte  della categoria dei condannati politici esattamente come l’odiatissimo Berlusconi. Continue reading

I FOLLI PENSIERI DI ERASMO

I FOLLI PENSIERI DI ERASMO DA ROTTERDAM -19-

 

IL PEGGIO NON HA MAI FINE – L’attore inglese Rupert Everett, omosessuale e gay dichiarato ha affermato, di non riuscire “a pensare a niente di peggio che essere cresciuto da due padri”. Potrebbe esserci quanto meno l’equivalente: essere cresciuto da due madri.

 

I TIFOSI DEL FISCO – I mafiosi partecipano sempre in buon numero alla manifestazioni  contro la mafia esibendosi fra i più accaniti. Allo stesso modo evasori  ed elusori sono in prima fila a richiedere l’introduzione di una patrimoniale.

 

RISERVE -  Bersani, che già si sentiva, investito del ruolo di prossimo presidente del consiglio è rimasto basito alla notizia  della disponibilità di Monti ad un secondo incarico e della entusiastica adesione di Casini, suo potenziale  alleato nel governo di centro-sinistra prossimo venturo. Ha abbozzato dicendo che spetterà al centro-sinistra governare il paese, ma che Monti resta una riserva della Repubblica. Ben inteso, le riserve restano in panchina.

 

L’UNITA’ D’ITALIA -  40 impiegati pubblici a Trieste e 13 a Palermo incriminati per  assenteismo e truffa. Da Trieste in giù…

 

PENATI, LUSI, FIORITO ECC. – “Non c’è niente da fare,  per vivere un po’ bene  bisogna vendere l’anima”. In Italia, naturalmente. L’ha scritto in “Vino e pane” Ignazio  Silone. Era l’Italia fascista del 1938. Settant’anni dopo è cambiata la forma dei contratti.  Il commercio delle anime continua.

 

I SUCCESSI DEL GOVERNO MONTI -  “Rischio Calcolato” (blog di politica attualità e cultura) fornisce i seguenti dati  comparativi fra il governo Monti e i precedenti governi politici di centro-destra e di centro-sinistra,  questi ultimi accomunati  da una perdita di Pil dell’ 1% all’anno salita al 2% col governo tecnico, che in pochi mesi ha anche aumentato il tasso di disoccupazione rispetto alla media europea dell’1,5% mentre perfino  Prodi e Berlusconi erano riusciti a scostarsene in positivo con un pur modesto miglioramento annuo dello 0,1%. Quanto al debito pubblico,  il differenziale di rapporto tra Debito e Pil rispetto alla media europea, ridotto  nel corso degli ultimi cinque anni  dal 53% al 38%, con Monti è risalito dello 0,2%. Ugualmente, anzi peggio,  è andata con l’inflazione che in Italia  nel periodo 2006-2011 era  pari e addirittura inferiore a quella europea ed ha avuto invece nel 2012 un fortissimo incremento soprattutto per effetto dell’aumento dell’IVA e delle accise sui carburanti voluto dal governo tecnico. Infine il dato più drammatico, quello della produzione  industriale, che già pessimo con i governi politici degli ultimi 15 anni ( -1,3% rispetto alla media europea) è precipitato con Monti addirittura ad un disastroso -5,3% . Con tutto questo, frastornati  dalla disinformazione dei mass-media e disgustati dal malcostume dei politici,  più del 50% degli italiani vuole un Montibis. Anche l’apparenza  ha il suo peso, ma l’eleganza british non è tutto.

 

OCCIDENTE – In Usa si chiamano lobbies. In Italia cosche.

 

L’ECONOMIA DAL ’68 ALLA GLOBALIZZAZIONE – “Alla fine degli anni ’60 giovani borghesi acculturati dicevano che avrebbero cambiato il mondo, così noi operai avremmo avuto una vita migliore. Per noi non cambiò nulla, loro distrussero il sistema scolastico, la moralità pubblica, però andarono al potere (molti, imbolsiti, ci sono tuttora). Poi ci convinsero che dovevamo consumare di più, dovevamo comprare, comprare. Obbedimmo. Non era più possibile con i nostri salari comprare? Nessun problema, avremmo comprato prodotti orientali, costavano meno, erano identici. La globalizzazione del commercio divenne un valore, dissero: “facciamo vivere meglio miliardi di poveracci (chi perse il lavoro si sentì più buono)”.  (Riccardo Ruggeri)

 

UN GIUDIZIO SUL GOVERNO MONTI – “Il fatto certo è quindi che questo governo è solo l’anticamera della completa dipendenza italiana. Esso crea sconquasso, confusione, sbandamento, impoverimento, prospettiva di ulteriore peggioramento della situazione (vedi sopra i dati di Rischio  Calcolato). Nel contempo, non gioca nell’ambito delle contraddizioni tra poli, ma cerca di alimentare (non da solo evidentemente) i contrasti in sede europea in modo da favorire le manovre, appunto elastiche, dell’attuale strategia statunitense mirante al caos come semplice transizione alla completa subordinazione della nostra area in vista della futura conflittualità, sempre più acuta, tra i poli in formazione. Nel caso della creazione del caos in Europa (con particolare riguardo al “casino” Italia), si mira soprattutto al conflitto con la Russia. L’Italia del ventennio passato – con qualche minore “velleità” di Berlusconi (quasi sicuramente “interessata”) – non serve in pratica più alla (neo)strategia statunitense. Tuttavia, non è ben chiaro se, a parte il gran caos (e squasso sociale) creato a bella posta, vi sia un disegno preciso circa le prossime mosse da compiere”. (Gianfranco La Grassa, 4 ottobre 2012).

Francesco Mario Agnoli

I FOLLI PENSIERI DI ERASMO DA ROTTERDAM

TRASPARENZA – Cosa pensare di un partito  (La Margherita) il cui tesoriere ((Luigi Lusi,  senatore del PD, fresco fresco di espulsione)  può appropriarsi di  13 milioni  di euro (dicesi milioni) senza che nessuno  per parecchi anni  si accorga di nulla, e che per difendersi non trova di meglio che dire che  il bilancio presentava singolarità e  opacità fin dal 2007 senza che vi sia stato posto riparo?

 

DE MORTUIS… – D’accordo “nihil nisi bonum”. Ma, dal momento che in occasione della  dipartita di Oscar Luigi Scalfaro, già presidente della Repubblica,    le prefiche ufficiali hanno voluto  celebrarlo anche come  “integerrimo magistrato” sarebbe stato necessario fornire  qualche notizia  sulla sua attività giudiziaria. La permanenza di Oscar Luigi Scalfaro nei palazzi di Giustizia fu assai breve, ma non priva  di importanti risultati. Divenuto magistrato ancora in epoca fascista (1943), nell’aprile del 1945  entrò a far parte, dietro sua richiesta, delle Corti d’Assise straordinarie, istituite per i processi contro i fascisti, venendo poi incaricato delle funzioni di pubblico ministero. In tale veste nel luglio del 1945 chiese e ottenne la condanna a morte dell’ex-prefetto di Novara Enrico Vezzalini e dei militi Arturo Missiato, Domenico Ricci, Salvatore Santoro, Giovanni Zeno, Raffaele Infante, accusati di “collaborazione con il tedesco invasore”. Tutti fucilati. In seguito il brillante pubblico ministero  mise in carniere anche la condanna capitale del milite Stefano Zurlo,  che  tuttavia la scampò perché la sentenza venne annullata dalla Corte di Cassazione. In effetti un  magistrato efficientissimo. Forse nemmeno in Cina o in Iran (certamente non negli Stati Uniti) sono molti i magistrati in grado di vantare  tanti successi in in così breve periodo. Continue reading

I Folli pensieri di Erasmo da Rotterdam

RATZINGER b. ECO 6-0 6-0 – Umberto Eco ha informato i lettori tedeschi del giornale   “Berliner Zeitung” e quelli italiani di “Repubblica”  che  Papa Ratzinger “non è un grande filosofo né un grande pensatore”. Peccato per lui che il filosofo, né cattolico né credente, Costanzo Preve abbia replicato che Eco non è né un filosofo né un teologo, ma solo “un brillante e superficiale retore, che supplisce alla mancanza di profondità con un fuoco di artificio  d’erudizione”, aggiungendo che se collochiamo Ratzinger nel tempo in cui stiamo vivendo  “la superiorità di Ratzinger sulla spocchia autoreferenziale dei dotti universitari boriosi alla Eco è addirittura tennistica”.

 

LIBIA E PETROLIO – Anche in Francia  non tutti sono convinti  della bontà dell’intervento in Libia fortemente voluto dal governo Sarkozy. Alcuni (le anime belle) sollevano ragioni morali, altri  (i pratici) economiche. A questi ultimi, che lamentano il costo dell’operazione contro  Gheddafi (un milione di euro al giorno), il ministro degli Esteri francese, Alain Juppé, non ha ammanito la comoda favoletta  della protezione  degli innocenti civili uccisi dal tiranno, ma ha replicato  con argomenti  “seri” e cioè che il costo dell’operazione va valutato in base al “ritorno nei prossimi anni”.  I nostri ineffabili ministri Frattini e La Russa insistono invece sui poveri civili salvati dagli italici  bombardamenti. Bisogna capirli, che altro possono fare? Forse il costo per l’Italia, comunque  elevatissimo, è inferiore  a quello francese, ma non c’è “ritorno economico”, ché anzi la posizione dell’Italia  a fine conflitto sarà comunque assai peggiore di quella precedente. Continue reading

I folli pensieri di Erasmo da Rotterdam – Maggio -

I VILI LIBICI – Gli abitanti di Tripoli, infuriati  dalla notizia che le bombe umanitarie della Nato  avevano appena ucciso  il più giovane dei figli di Gheddafi e i suoi tre bambini, hanno assalito le ambasciate dei paesi occidentali, inclusa quella dell’Italia, per altro vuota.  Il nostro ministro  degli esteri, l’ineffabile Frattini, ha  parlato di vile aggressione.  Nessun commento invece  sull’uccisione  di tre bambini, il più piccolo dei quali di appena tre anni.  Evidentemente, trattandosi di discendenti del malvagio Gheddafi, la cui stirpe deve essere sradicata dalla faccia della terra, un nobile gesto. E anche, secondo i bombardieri della Nato, un  obiettivo militare.

 

UN ALTRO VIGLIACCO – Mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, vescovo cattolico di Tripoli, ha definito senza senso la guerra della Nato e dell’Italia contro la Libia e “folle” i bombardamenti con bombe “intelligenti” che dovrebbero distruggere obiettivi militari e invece colpiscono ovunque.   Per le strade  – ha detto -   si vedono donne e bambini in lacrime e in questi giorni, molte donne musulmane sono entrate in chiesa piangendo, chiedendo l’intervento del papa affinché ponga fine al conflitto. Questo  indegno sacerdote cattolico si è spinto fino a criticare anche il  governo italiano, che, dopo aver appoggiato per anni Gheddafi e il suo regime, ha deciso  di partecipare  alle azioni di bombardamento, e ne ha auspicato le sollecite dimissioni, perché se la guerra continuerà potrebbero scavarsi fossati incolmabili fra la popolazione libica e quella italiana, con conseguenze imprevedibili. Vigliacco e leghista. Continue reading

I folli pensieri di Erasmo da Rotterdam – Aprile -

STRAGI UMANITARIE –  I caccia-bombardieri, i tornados e gli altri aerei dei cosiddetti “alleati” bombardano la Libia per  proteggere la popolazione civile.  E già singolare che per proteggere  qualcuno si tirino bombe dal cielo, ma più singolare ancora è che gli “alleati”  abbiano bombardato Tripoli, indubbiamente la città libica  con la più numerosa popolazione civile della Libia, ma con nemmeno un civile da proteggere dal momento che i ”miliziani” di Gheddafi (per i media occidentali non sono più semplicemente soldati, ma, appunto, miliziani, in attesa di diventare sgherri) sono da quarant’anni nella città e  nemmeno si sognano di attaccarla. Ciò nonostante gli aerei umanitari hanno bombardato e ucciso almeno quaranta civili (non lo dice la Tv libica, ma il vescovo cattolico di Tripoli).

 

FUOCO AMICO – Almeno a due riprese i bombardieri della Nato  invece che  i miliziani di Gheddafi  hanno accoppato un certo numero di quei ribelli cirenaici, che un giorno sì e l’altro pure  invocano bombe dal  cielo  sulle truppe del  crudele tiranno. Troppa grazia Santa Nato! Ma vuoi mettere? Morire  sotto il fuoco degli aerei dei “volonterosi” non è mica come lasciarci la pelle per  i colpi dei carri armati tripolini.  Tutt’altra cosa. Continue reading