Identità Europea
  • L’Associazione
    • Chi siamo
    • Cos’è Identità Europea
    • Il progetto
    • Il Manifesto
    • Il Simbolo
  • Diventa Socio
    • Info per iscriverti
  • Notizie
    • Articoli
    • Editoriali
    • Erasmo da Rotterdam
    • Notizie dalle aree
    • Rassegna Stampa
  • Eventi
    • Incontri
    • Mostre
    • Seminari e Convegni
  • Progetti in Corso
    • Le Marche e l’Oriente
    • Alterfestival
  • Video
    • Canale YouTube
    • Video Corsi
  • Contatti
Identità Europea
  • L’Associazione
    • Chi siamo
    • Cos’è Identità Europea
    • Il progetto
    • Il Manifesto
    • Il Simbolo
  • Diventa Socio
    • Info per iscriverti
  • Notizie
    • Articoli
    • Editoriali
    • Erasmo da Rotterdam
    • Notizie dalle aree
    • Rassegna Stampa
  • Eventi
    • Incontri
    • Mostre
    • Seminari e Convegni
  • Progetti in Corso
    • Le Marche e l’Oriente
    • Alterfestival
  • Video
    • Canale YouTube
    • Video Corsi
  • Contatti
Identità Europea
Nessun Risultato
Vedi tutti i risultati

“Ma Mosca è ancora la Terza Roma”. Intervista al prof. A. Morganti (di A. Piscitelli)

17 Ottobre 2013
in Incontri, Rassegna Stampa

L’associazione Identità Europa ha nello storico Franco Cardini e in Adolfo Morganti, editore de Il Cerchio, i suoi esponenti più importanti. Da anni promuove iniziative che sollecitano una riflessione sulle radici del continente europeo (radici classiche e cristiane) e sul suo destino. Recentemente, Identità Europa ha organizzato a San Marino un convegno sul “Le Relazioni Italo-Russe all’epoca delle grandi potenze (1861-1914)”; in quell’ambito si è discusso anche della natura complessa delle relazioni tra Italia e Russia. Riprendiamo l’argomento, spesso trascurato dagli storici contemporanei, con il presidente di Identità Europea, Morganti.

Nella seconda metà dell’Ottocento si articolava una rete complessa di alleanze tra nazioni europee continentali: la Triplice Alleanza (Germania, Austria-Ungheria, Italia) e per un certo tempo il Patto dei Tre Imperatori (Germania, Austria-Ungheria, Russia). Era il tentativo di superare i nazionalismi in vista di una cooperazione continentale?

C’era il tentativo di superare i limiti ed i conflitti innescati dal nazionalismo giacobino, ma nello stesso tempo erano forti le tensioni strategiche che riguardavano l’area balcanica, con la Russia che sponsorizzava i moti nazionalisti dei popoli slavi e l’Austria-Ungheria che conteneva queste pulsioni sottolineando l’aspetto sovranazionale dell’Impero degli Asburgo. Sarajevo non fu una sorpresa, come location dello scoppio della prima guerra mondiale.

E l’Italia come si mosse sullo scacchiere internazionale?

Tutti conosciamo l’impulso profondo dato dall’arte italiana alla Russia: un impulso evidente a San Pietroburgo. Meno nota è l’intensità dei rapporti marittimi tra l’Italia e il Mar Nero che hanno plasmato la struttura economica stessa di quelle regioni. Sul piano diplomatico, dopo l’intervento piemontese nella guerra di Crimea, le relazioni con la Russia indubbiamente andavano recuperate: in effetti, per lungo tempo, la Russia rappresentò qualcosa di estraneo e distante, negli stessi anni in cui l’Italia stabiliva un’alleanza con l’Austria-Ungheria.

Col nemico per eccellenza del periodo risorgimentale…

In seguito, con il voltafaccia del 1914 la situazione ovviamente si ribaltò: i russi divennero alleati nel corso della I guerra mondiale, ma i rapporti governativi e diplomatici non furono così frequenti ed organici, come lo furono invece i rapporti economici.

Ritieni che l’identità europea, a cui fa riferimento la tua associazione, debba oggi includere anche la Russia?

Sicuramente la parte europea della Russia deve essere considerata un elemento importante del discorso sull’Europa contemporanea. A partire dalle sue conquiste siberiane, che sono relativamente recenti, la Russia ha maturato una vocazione più ampia, euroasiatica, tuttavia l’Europa non è pensabile senza la sua parte orientale, così come l’identità cristiana del continente non è pensabile senza contemplare il ruolo dell’Ortodossia. La Russia da una parte è Europa e si riconosce come tale (e da un punto di vista esistenziale oggi difende valori tipicamente europei più di tanti altri Stati dell’Unione), d’altra parte essa si attribuisce una missione e una identità molto più ampie dei confini dell’Europa stessa.

Il dialogo ortodosso è ricominciato alla grande negli anni Sessanta con Paolo VI, con il ritiro delle reciproche scomuniche e l’abbraccio col patriarca Atenagora.

Generando entusiasmi e resistenze da entrambi i lati: resistenze che in ambito ortodosso addirittura minacciarono di produrre uno scisma, che successivamente si concretizzò.

E il fatto che Giovanni Paolo II fosse uno slavo, un polacco (non estraneo all’humus culturale del nazionalismo polacco) ha facilitato o ha creato qualche attrito di incomprensione tra le due parti?

In realtà, quando la prima gerarchia cattolica della Russia post-sovietica fu scelta da Giovanni Paolo II la presenza di presuli polacchi fu rilevante e questo ha creato notevoli problemi di coesistenza con gli ortodossi. La stessa azione dei Francescani in Russia veniva vissuta come una forza di penetrazione cattolica nell’area del cristianesimo ortodosso. Ora con il successivo cambio di gerarchia (nella quale la presenza dell’Italia è autorevolmente rappresentata dall’attuale Vescovo di Mosca) questi problemi sono quasi completamente scomparsi.

Fu Ratzinger a determinare una relazione nuova, promuovendo il cambio di gerarchie, se ricordo bene.

Esattamente.

Un promemoria è sempre utile… perché si è originata e perché persiste la divisione tra cristiani cattolici e cristiani ortodossi?

Vi è tutta una serie di differenze dogmatiche che dividono cattolici e ortodossi: la questione del “filioque” (della processione dello Spirito Santo), la diversa valutazione dell’aldilà (gli Ortodossi non concepiscono il purgatorio); il diverso modo di intendere la confessione. Sono differenze importanti, ma nella storia del cristianesimo divergenze del genere non necessariamente hanno impedito l’unità delle Chiese: si pensi che ci fu un periodo storico in cui il cristianesimo irlandese addirittura calcolava la Pasqua in maniera diversa dal cristianesimo continentale. Abbiamo avuto già altre situazioni di diversità, che non hanno pregiudicato l’unità di fondo. Nel caso ortodosso è avvenuta invece una separazione profonda, ma non nascondiamoci che lo scisma è maturato sulla questione del primato del Vescovo di Roma: primato d’onore secondo gli ortodossi, primato gerarchico secondo i cattolici.

Ci sono poi temi forti che uniscono i due mondi spirituali: pensiamo alla forte devozione verso la Madre di Dio. E riguardo al tema mariano non possiamo dimenticare che all’inizio del Novecento la profezia di Fatima è strettamente legata al tema della Russia. Che idea si è fatto in proposito?

La profezia di Fatima scorgeva nella Russia il centro di una grande apostasia, che poi si è verificata col comunismo; ma quello delle profezie è un campo scivoloso. Indubbiamente, che il grande colosso russo costituisca uno scenario fondamentale per l’articolarsi di forze nel confronto tra tradizione e modernità, tra il Cristianesimo e il tentativo illuminista di dissolverlo o ridurlo alla sfera privata è sotto gli occhi di tutti.

È vero o è soltanto una semplificazione dire che lo spirito cristiano della Russia è particolarmente attratto dalle enunciazioni del Vangelo di Giovanni e dell’Apocalisse.

C’è una attenzione per l’escatologia in generale. Ma questa attenzione è condivisa con la millenaria tradizione cattolica: in ambito cattolico fino a non molto tempo fa la meditazione sui cosiddetti Novissimi (morte, giudizio universale, inferno e paradiso) era intensa, poi (per usare un eufemismo…) non è stata valorizzata al massimo…

E il tema tipicamente russo della Terza Roma può ancora giocare il ruolo di movente ideale nell’animo dei russi e nell’animo degli europei che guardano con attenzione alla Russia?

Assolutamente sì. La Russia è la terza Roma, sia per i russi che sono credenti sia per i laici. I laici vedranno nel potere di Mosca la prosecuzione de facto di una autorità imperiale attraverso tutte le modifiche storiche possibili. Per il credente, il concetto di Terza Roma avrà una risonanza ulteriore, ma tutti i soggetti politico-culturali russi condividono il senso di questa missione storica siano essi comunisti o nazionalisti, religiosi o laici.

Tuttavia nell’immenso territorio russo esistono anche altre tradizioni religiose: il ministro della difesa Shoigu è un buddhista di area siberiana.

Ci sono anche regioni della Federazione Russa a maggioranza ebraica e aree in cui si coltiva l’Islam sciita (principalmente da parte delle popolazioni turcofone) o sunnita. Sin dal periodo imperiale zarista la molteplicità di tradizioni spirituali non ha mai creato problemi di convivenza.

La tua valutazione personale della figura di Vladimir Putin?

Ma Putin è un russo! In quanto tale egli continua ad incarnare questa missione della Russia cristiana e imperiale. Il fatto che Putin sia credente o meno è indifferente: la sua missione personale è quella di proteggere la Russia e la Russia ha questa identità (imperiale e cristiana), non ne ha un’altra…

Alfonso Piscitelli

Articolo Precedente

“Das Christentum – eine Chance für die Zukunft Europas”. Tuesday, 22 October 2013, Strasbourg

Articolo Successivo

La IV F di un liceo fiorentino invece di okkupare ha imbiancato la propria aula. di D. Del Nero (tratto da Totalità.it)

ARTICOLI CORRELATI

La Pace Negata. Riflessioni sugli eterni conflitti in Medio Oriente con Suoni, Immagini e Parole – Pescara, 12 luglio 2025, ore 19.30
Incontri

La Pace Negata. Riflessioni sugli eterni conflitti in Medio Oriente con Suoni, Immagini e Parole – Pescara, 12 luglio 2025, ore 19.30

2 Luglio 2025
“L’Uomo solo sulla collina. La rivoluzione all’indietro di Donald J. Trump” – Presentazione testo. Misano Adriatico (Rn), 9 luglio 2025, ore 18.30
Incontri

“L’Uomo solo sulla collina. La rivoluzione all’indietro di Donald J. Trump” – Presentazione testo. Misano Adriatico (Rn), 9 luglio 2025, ore 18.30

27 Giugno 2025
“Nominalismo e Universalismo come culture politiche”- Incontro a Lecce
Incontri

“Nominalismo e Universalismo come culture politiche”- Incontro a Lecce

6 Maggio 2025
“La guerra Russo-Ucraina” – A Calolziocorte la presentazione del libro di Maurizio Boni
Incontri

“La guerra Russo-Ucraina” – A Calolziocorte la presentazione del libro di Maurizio Boni

8 Aprile 2025
“La guerra russo-ucraina” – Presentazione a Padova del libro di Maurizio Boni
Incontri

“La guerra russo-ucraina” – Presentazione a Padova del libro di Maurizio Boni

22 Marzo 2025
“Terra Santa”: a Catania la presentazione del nuovo libro di Franco Cardini
Incontri

“Terra Santa”: a Catania la presentazione del nuovo libro di Franco Cardini

21 Marzo 2025
Articolo Successivo

La IV F di un liceo fiorentino invece di okkupare ha imbiancato la propria aula. di D. Del Nero (tratto da Totalità.it)

DOMUS EUROPA

Nessun Risultato
Vedi tutti i risultati

VIDEO

La Guerra dei 12 giorni tra Iran e Israele - dialogo con il Generale Maurizio Boni

Maurizio Boni - La guerra Russo-ucraina.

Andrea Zhok - Il Senso dei Valori. Rimini 22/02/2025

ARTICOLI RECENTI

BOMBE SULL’IRAN: ANCHE TRUMP “TIENE FAMIGLIA”. DI Michele Rallo

BOMBE SULL’IRAN: ANCHE TRUMP “TIENE FAMIGLIA”. DI Michele Rallo

4 Luglio 2025
La Pace Negata. Riflessioni sugli eterni conflitti in Medio Oriente con Suoni, Immagini e Parole – Pescara, 12 luglio 2025, ore 19.30

La Pace Negata. Riflessioni sugli eterni conflitti in Medio Oriente con Suoni, Immagini e Parole – Pescara, 12 luglio 2025, ore 19.30

2 Luglio 2025
Università d’Estate di Identità Europea – XXX Edizione: SGUARDI SU UN MONDO POSSIBILE 2 – DALLE CENERI DELL’EUROPA. 5/6 settembre 2025.

Università d’Estate di Identità Europea – XXX Edizione: SGUARDI SU UN MONDO POSSIBILE 2 – DALLE CENERI DELL’EUROPA. 5/6 settembre 2025.

30 Giugno 2025
Identità Europea

Identità Europea

Associazione Identità Europea
Corso d'Augusto 76 - 47921 - Rimini
CF 91053380407 - P.IVA 04385260403

segreteria@identitaeuropea.it
  • Home
  • Chi siamo
  • Diventa socio
  • Articoli
  • Contatti
  • Privacy Policy

© 2025 Identità Europea - Tutti i diritti riservati

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In

Ultimo aggiornamento: 26.03.2025

Identità Europea – Associazione Identità Europea (di seguito, “l’Associazione”), con sede in Corso d’Augusto 76 – 47921 Rimini, codice fiscale 91053380407, partita IVA 04385260403, è titolare del trattamento dei dati personali ai sensi del Regolamento UE 2016/679 (“GDPR”).

Finalità del trattamento

I dati personali raccolti attraverso il modulo di iscrizione alla newsletter presente sul sito https://www.identitaeuropea.it saranno trattati esclusivamente per:

  • Inviare comunicazioni informative relative alle attività dell’Associazione, iniziative, eventi o aggiornamenti di interesse coerente con le finalità statutarie.
  • Analizzare il traffico e il comportamento degli utenti sul sito, tramite Google Analytics, in forma aggregata e anonima.

Tipologie di dati trattati

L’Associazione tratta i seguenti dati personali forniti volontariamente dall’utente:

  • Indirizzo email (obbligatorio per l’iscrizione alla newsletter)
  • Eventuali dati raccolti in forma automatica tramite strumenti di analisi (es. indirizzo IP, tipo di browser, sistema operativo, durata della visita, pagine visitate)

Base giuridica del trattamento

Il trattamento dei dati personali si basa su:

  • Il consenso espresso dell’utente per l’iscrizione alla newsletter (art. 6, par. 1, lett. a, GDPR)
  • Il legittimo interesse dell’Associazione a migliorare la fruibilità e la performance del sito, tramite strumenti di analisi statistica aggregata (art. 6, par. 1, lett. f, GDPR)

Modalità del trattamento

I dati personali sono trattati in forma elettronica, adottando misure tecniche e organizzative adeguate per garantire la sicurezza, l’integrità e la riservatezza dei dati.

Comunicazione e diffusione dei dati

I dati personali non saranno comunicati a terzi, né diffusi, salvo quanto necessario per adempiere a obblighi normativi o per garantire il corretto funzionamento del servizio di newsletter (es. piattaforme di invio e gestione email). I dati raccolti tramite Google Analytics vengono trattati da Google LLC, in conformità con le sue policy.

Responsabile del trattamento

Il responsabile del trattamento è la segreteria dell’Associazione, contattabile all’indirizzo email: 📧 segreteria@identitaeuropea.it

Diritti dell’interessato

L’utente ha il diritto di:

  • Revocare il consenso prestato in qualsiasi momento
  • Accedere ai propri dati personali
  • Chiederne la rettifica o la cancellazione
  • Opporsi al trattamento o richiedere la limitazione dello stesso
  • Presentare reclamo all’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali

Le richieste vanno inviate a: 📧 segreteria@identitaeuropea.it

Modifiche alla presente informativa

L’Associazione si riserva il diritto di apportare modifiche alla presente informativa. Le eventuali modifiche saranno pubblicate su questa pagina del sito web.

Contatti

Per qualsiasi informazione relativa alla presente informativa, è possibile contattare l’Associazione ai seguenti recapiti:

📍 Sede: Corso d’Augusto 76 – 47921 Rimini 📧 Email: segreteria@identitaeuropea.it

 

Nessun Risultato
Vedi tutti i risultati
  • L’Associazione
    • Chi siamo
    • Cos’è Identità Europea
    • Il progetto
    • Il Manifesto
    • Il Simbolo
  • Diventa Socio
    • Info per iscriverti
  • Notizie
    • Articoli
    • Editoriali
    • Erasmo da Rotterdam
    • Notizie dalle aree
    • Rassegna Stampa
  • Eventi
    • Incontri
    • Mostre
    • Seminari e Convegni
  • Progetti in Corso
    • Le Marche e l’Oriente
    • Alterfestival
  • Video
    • Canale YouTube
    • Video Corsi
  • Contatti

© 2025 Identità Europea - Tutti i diritti riservati

Questo sito fa uso dei cookies. Continuando nella navigazione acconsenti all'uso dei cookies. Per saperne di più visita la nostra Privacy Policy.