COMUNICATO STAMPA
Il 15 dicembre 2011 il quotidiano La Repubblica, nell’articolo “Neofascisti” a firma di certo Carlo Bonini, ha sostenuto, in sintesi, il seguente assioma: poiché Gianluca Casseri (colui che ha sparato in Firenze a diversi senegalesi, uccidendone due) frequentava Casa Pound e siccome Casa Pound è una riedizione riveduta e corretta della Giovane Europa, associazione della quale hanno fatto parte, tra gli altri, Borghezio, Franco Freda e soprattutto Franco Cardini, le idee di Cardini portano a sparare ai senegalesi. Razzismo e xenofobia partirebbero dunque da lì.
A parte il caloroso invito al signor Bonini, prima di scrivere qualunque cosa in argomento, a studiare seriamente e documentarsi con maggior attenzione, sì da evitare di dire come nel caso in questione inverosimili corbellerie, poiché però il professor Franco Cardini è il Fondatore e Presidente emerito dell’Associazione Identità Europea, il Consiglio di Presidenza dell’Associazione esprime la più ampia e totale solidarietà allo stesso professor Cardini a nome di tutta l’Associazione.
I membri del Consiglio di Presidenza, impegnando in tal senso anche tutti gli Associati, ricordano che il magistero storico e culturale di Franco Cardini, nel quale noi tutti ci siamo formati, è sempre stato fortemente improntato ad uno spirito di comprensione e cooperazione tra le culture e le religioni, in quanto tale contrario ad ogni stupida ipotesi o propaganda di “scontro di civiltà”, pur nella sincera memoria, non discriminatoria o esclusivista, dell’identità europea come forgiata nei secoli della sua plurale storia comune.
Ricordano altresì che il prof. Cardini, per questo suo magistero culturale, è stato addirittura costantemente tacciato, erroneamente e strumentalmente, di “filo-islamismo” dai “neocrociati”, anche in salsa pseudo-cattolica, del neoconservatorismo e del bushismo. Sicché questo nuovo e contrario insulto, proveniente questa volta da “sinistra”, ad uno studioso che onora l’accademia e la cultura italiana ed europea dimostrano quanto il pressapochismo e l’ignoranza siano ormai, in questa baumanniana “società liquida” fondata sui fasti televideocratici modello “grande fratello”, dilaganti a destra come a sinistra.
Infine, il Consiglio di Presidenza dell’Associazione Identità Europea si dichiara sin d’ora disposto a supportare, secondo le possibilità dell’Associazione, qualsiasi azione legale, in qualsiasi sede il nostro Presidente emerito intenda intraprendere contro la predetta testata giornalista, onde riaffermare il diritto di chiunque a non essere vittima di un “linciaggio mediatico”.
19 dicembre 2011